Giuseppe Sottile

Milioni per i cavalli,
sfratto per il liceo

La colpa sarà certamente di una legge, di un combinato disposto, di un capitolo di spesa intestato a una norma strabica. Ma mettetevi nei panni dei seicento alunni del liceo “Bartolo” di Pachino che dall’altro ieri non sanno fino a quando potranno frequentare le lezioni. Studenti e professori rischiano di essere sfrattati perché la provincia di Siracusa – da cinque anni commissariata come tutte le province di Sicilia – non ha i 400 mila euro necessari per pagare i canoni arretrati dell’affitto. Il Governatore e il suo bullo di fiducia sapranno su quali spalle scaricare le colpe e sapranno pure come nascondersi dietro la cipria a buon mercato di Moody’s. Ma cosa diranno quando gli studenti del “Bartolo” chiederanno come mai Musumeci trova dieci milioni di euro per i cavalli..

Onore a Musumeci,
El Gringo di Sicilia

Ma sì, eliminiamoli questi maledetti vitalizi; ubbidiamo senza fiatare alle voci imperiose che ci arrivano dai Cinque stelle e da Massimo Giletti; seguiamo senza più esitare l’esempio luminoso che ci viene da Nello Musumeci e dal suo ritrovato zelo populista. Poniamoci solo una domanda. Che ne faremo dei soldi che avremo finalmente risparmiato su impulso del Governatore? Conoscendo l’orizzonte largo di cui dispone il nuovo profeta dell’onestà-tà-tà, non può sussistere dubbio: quei milioni di euro saranno spesi quasi tutti per trasformare Ambelia, la stazione di monta che costeggia il paesello del nostro Presidente, in una Las Vegas dei cavalli e dei circhi equestri, in una culla per puledri di ogni razza, in un rodeo così strabiliante da far crepare d’invidia i più vanitosi cowboy del Far West. Per Musumeci sarà..

Non governano,
spadroneggiano

Ormai si muovono con la spregiudicatezza di due padroncini. Disprezzano la maggioranza che li ha portati a Palazzo d’Orleans, se ne sbattono dell’Assemblea regionale, macinano solo nomine e potere. Ricordate Musumeci, quello che si è presentato agli elettori come portabandiera dell’onestà? Non avendo riforme da elaborare e sottoporre al Parlamento si è messo a giocare con i cavallucci di Ambelia. Senza badare a spese. Ha restaurato la vecchia stazione di monta, a ridosso del suo paesello, e ha presentato il conto alla Regione. Lo supera in arroganza solo il bullo che piritolleggia tra i corridoi di Palazzo d’Orleans: di punto in bianco ha spogliato il Crias di una palazzina liberty nel centro di Palermo. L’ ente, che aveva questo patrimonio in bilancio chiede conto e ragione, ma il bullo non..

Ma i bluff del bullo
hanno le gambe corte

Non c’è che dire: nell’impostura politica è il più bravo; e se si mette a vendere fumo è addirittura imbattibile. Più che un bullo, un magliaro da esportazione. L’altro giorno è andato a Milano, a una kermesse di Forza Italia, per farsi vedere da Berlusconi. È lì ha raccontato di avere raddrizzato i conti della Regione e di avere trasformato la Sicilia in un esempio luminoso di trasparenza ed efficienza, di legalità e buongoverno. Un bluff, ovviamente. Lo ha sbugiardato l’altro ieri la Corte dei Conti con un comunicato che annuncia per il 13 dicembre prossimo la parifica del Rendiconto di bilancio relativo al 2018. Una nota spietata. Dove i magistrati contabili ricordano di avere ricevuto le carte a giugno, di averle trovate sconclusionate, di avere richiesto a luglio correzioni..

Le divergenze parallele
di due multiparaculisti

Che cosa non si fa per galleggiare. Crick e Crock si sono divisi i compiti. Il Governatore – solo Dio sa con quanta riluttanza ha lasciato i cavallucci di Ambelia – è volato a Roma per partecipare alla manifestazione del centrodestra: per rendere omaggio a Salvini, che da un po’ di tempo preferisce ignorarlo, e alla Meloni che lo considera un neofascista ormai spretato, quasi un rinnegato. Il bullo che, come tutti gli impomatati con la pochette disdegna ovviamente la piazza, è andato a Milano per farsi vedere, in un circoletto di Forza Italia, da Antonio Tajani e Licia Ronzulli, gli unici due che ancora fingono di non conoscere i suoi bluff in politica. Crick e Crock non sanno governare, non sanno preparare un bilancio e se passano dall’Ars vengono..

Scempi e corruzione
Pietà per questa Sicilia

Su Repubblica di ieri si leggevano questi titoli, stesi su nove colonne. Il primo parlava della Sicilia degli scempi: “L’Ispra lancia l’allarme ambiente. Discariche e industrie inquinanti insidiano mare e acqua potabile”. Il secondo parlava della Sicilia dei corrotti: “Cantone denuncia: nell’Isola c’è un giro di mazzette superiore a quello di tutto il Nord”. Qualche pagina più in là un terzo titolo metteva l’accento sull’eternità dei commissari: “Enti e parchi in tilt. Musumeci nomina, l’Ars boccia”. Se a queste criticità – chiamiamole benevolmente così – aggiungiamo il disastro dei conti pubblici il quadro si fa drammatico, per non dire devastante. Ma a Palazzo d’Orleans la crudeltà delle cose non viene percepita. Il Governatore gioca con i cavallucci di Ambelia, località a lui tanto cara. E il suo bullo di fiducia..

Non sanno governare
però si divertono tanto

Attenti a quei due. Attenti al Governatore e al suo bullo di fiducia. Non avendo altro da fare passano il tempo a litigare con l’Assemblea regionale. Se non è per i parchi è per i collegati messi in coda alla legge di bilancio. Sta di fatto che ormai i due sono alla continua ricerca di un alibi dietro il quale nascondere la loro incapacità a governare. Dicono che nelle casse non c’è più un euro ma, quando vogliono, i soldi sanno dove pescarli. Fateci caso. Hanno trovato undici milioni da regalare a Urbano Cairo, editore della Gazzetta dello Sport, in cambio della promessa che nel 2020 il Giro d’Italia partirà dalla Sicilia. E hanno trovato pure tre milioni per i giochi equestri di Ambelia, in quel di Catania, località tanto..

Le parcelle del viceré
che comanda sul re

Poche giorni fa scrivevamo che il bullo di Palazzo d’Orleans è stato il padre priore di tutte le messe celebrate contro la Regione. Antonio Fraschilla, su Repubblica, oggi tira fuori la prima perla: una parcella di 700 mila euro consegnata all’Istituto delle Case popolari. Una parcella d’oro, manco a dirlo. Che difficilmente poteva essere presentata a un privato, a uno che i soldi li suda. Ma il bullo ha sempre inseguito la clientela che non bada a spese, tanto il conto lo paga Pantalone e chi se ne frega. Dal teatro Massimo all’Orchestra sinfonica fino a Ezio Bigotti, l’avventuriero del più grande scandalo siciliano, chiunque avesse una vertenza con la Regione ha preferito affidare a lui la tutela dei propri interessi. Oggi lui è nella stanza dei bottoni. E non..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED