Su Repubblica di ieri si leggevano questi titoli, stesi su nove colonne. Il primo parlava della Sicilia degli scempi: “L’Ispra lancia l’allarme ambiente. Discariche e industrie inquinanti insidiano mare e acqua potabile”. Il secondo parlava della Sicilia dei corrotti: “Cantone denuncia: nell’Isola c’è un giro di mazzette superiore a quello di tutto il Nord”. Qualche pagina più in là un terzo titolo metteva l’accento sull’eternità dei commissari: “Enti e parchi in tilt. Musumeci nomina, l’Ars boccia”. Se a queste criticità – chiamiamole benevolmente così – aggiungiamo il disastro dei conti pubblici il quadro si fa drammatico, per non dire devastante. Ma a Palazzo d’Orleans la crudeltà delle cose non viene percepita. Il Governatore gioca con i cavallucci di Ambelia, località a lui tanto cara. E il suo bullo di fiducia gioca a monopoli con i palazzi degli altri.