Giuseppe Sottile

Il Trojan del sospetto affossa il Csm

Quale sorte toccherà ai povericristi quando la Santa Inquisizione del Trojan andrà a giustiziare vecchi e nuovi nemici dell'onestà-tà-tà?

Sugli sporchi arbitrati
forse un filo di luce

Maria Mattarella, segretario generale della Regione, avrebbe già richiesto agli uffici il fascicolo dello scandalo dove sono ben nascosti gli atti relativi ai due arbitrati in base ai quali un clan di avventurieri – capitanati da Enzo Bigotti, arrestato poche settimane fa per corruzione in atti giudiziari – pretende altri 49 milioni in aggiunta ai 91 già versati dalla Regione, in un paradiso fiscale, per un censimento dei beni immobili che nessuno però ha mai visto. Due sporchi arbitrati, si scriveva qui l’altro ieri. Sui quali il governo Musumeci ha steso una coltre di pesantissima omertà. Ora si tratterà di vedere chi sono i professionisti incaricati di affrontare la vertenza; e di capire quale indirizzo avrebbe suggerito Palazzo d’Orleans per respingere le richieste di Bigotti e dei suoi complici. Le..

I giochi proibiti
di un tragediatore

Ma avete visto che divertimento quando il bullo si veste da statista? Con la mascella impomatata e la pochette nel taschino si aggira lungo i corridoi di Palazzo d’Orleans con l’aria del padroncino che ne sa sempre una in più del diavolo. Va a Roma e al ritorno fa credere al disarmato Musumeci che i conti sono apposto, che il ministro Tria ci consentirà di spalmare il disavanzo di mezzo miliardo in trent’anni e che presto ricominceremo a spendere a destra e a manca. Il Governatore ci crede e lui tira a campare. Poi apre la questione dei vitalizi e, per arruffianarsi i grillini, fa sapere che se il presidente dell’Ars, Miccichè, non farà subito i tagli lo Stato darà alla Regione settanta milioni in meno del dovuto. La penalizzazione..

Quello sporco affare
e il sonno della Regione

Repubblica ha scoperchiato uno scandalo: la Regione ha pagato, estero su estero, 91 milioni a un clan di avventurieri per un censimento dei beni immobili che nessuno ha mai visto. Buttanissima ha poi rivelato che sono in piedi due arbitrati sui quali il governo Musumeci ha steso una coltre di omertà: non si trova traccia nei cosiddetti siti della trasparenza e non si sa quale indirizzo abbia dato Palazzo d’Orleans ai suoi arbitri per contrastare la pretesa avanzata, dai medesimi avventurieri, di arraffare altri 49 milioni oltre ai 91 già incassati in un paradiso fiscale. Brutta e sporca storia. Nella quale però nessuno vuole metterci mano. Né la segreteria generale, che avrebbe dovuto quantomeno recuperare il fascicolo; né la procura della Corte dei Conti, né la Commissione antimafia. Segno che..

Due sporchi arbitrati
e attorno tanta omertà

Ci sono in piedi due arbitrati sporchi, ma bene occultati: non se ne trova traccia nei siti della Regione e non si sa neppure quale sia l’indirizzo che Palazzo d’Orleans avrebbe dato ai professionisti chiamati a comporre la vertenza con un avventuriero che oltre ai novantuno milioni già incassati per un censimento che nessuno ha mai visto ora ne pretende altri e altri ancora. Una vertenza lunga. Che viene però sistematicamente coperta da una fitta coltre di omertà e di complicità. In un paese normale basterebbe un procuratore della Corte dei Conti per imporre un minimo di trasparenza a una storia malsana. Ma la procedura forse non lo consente. Il timido Musumeci non saprebbe nemmeno da dove cominciare, non resta dunque che un filo di speranza: che nel prossimo dibattito..

Il caos della Regione
genera pure i califfi

Se il buongiorno si vede dal mattino, non c’è da stare allegri. La maggioranza che non c’è ha ricominciato a sbandare e l’Assemblea regionale è ridiventata un campo di battaglia. Tra i morti e feriti le nove province del regno: quelle prima soppresse, poi risuscitate e ora seppellite da un rinvio che non si sa a quale logica risponda. Le cronache dicono che la norma in base alla quale le elezioni, previste per il 30 giugno prossimo, slitteranno al 2020 è stata inserita in una legge denominata Marina Resort. Boh. Forse sarebbe stato meglio inserirla in un’altra legge inutile che l’Ars sta per definire: quella sulla pesca. Inutile perché in Sicilia puoi pure varare mille riforme ma la pesca, con i tanti soldi da spartire, resterà sempre un califfato in..

I tempi di Nello
e quelli del gaga

Ricordate la faccia truce, quasi grifagna, che fece Nello Musumeci, abitualmente un uomo placido, il giorno in cui annunciò urbi et orbi che la Regione non avrebbe mai più tollerato un ritardo burocratico? Ricordate con quanta decisione annunciò pene e sanzioni per chi non avrebbe rispettato i tempi? Bene. I burocrati che incapperanno in simili rigori sappiano che Musumeci è il governatore di quella stessa Regione che da cinque mesi non riesce a trovare l’accordo sul nome del futuro sovrintendente dell’Orchestra sinfonica. Giorgio Pace, che aveva retto quell’incarico in maniera eccellente, fu dimissionato alla vigilia di Natale del 2018, senza nemmeno un pretesto, dall’assessore Sandro Pappalardo, meglio conosciuto come il gaga del Turismo. Fatta la bravata, il frizzante gaga, fedelissimo di Musumeci, non ci ha messo più testa. Chi lo..

Sconfitta e destino
degli ultimi ascari

Che ne sarà dopo queste elezioni della compagnia degli ascari, di quella loggia di spregiudicati il cui interesse prevalente è quello di stare sempre nelle stanze del potere ad amministrare prebende e clientele, a spacciare voti che non hanno, a impastare fuffa e malaffare? Che fine faranno, ad esempio, quei due arrampicatori, lui e lei, già miracolati da Berlusconi, che fino all’altro ieri, vigilia delle elezioni, davano per morto il loro vecchio benefattore e cercavano in ogni modo di arruffianarsi con Salvini? E che farà il bullo, il capo della loggia, dopo che le sue ambizioni e le sue provocazioni si sono sfracellate contro il muro dei risultati: si inventerà un’altra impostura o avrà almeno la decenza di abbandonare Palazzo d’Orleans, dove ha piritolleggiato per un anno alla faccia di..

Gerenza

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