Giuseppe Sottile

I mandanti occulti
delle nostre tragedie

Legittima e sacrosanta la rabbia di Nello Musumeci per la tragedia di Casteldaccia e per le devastazioni che l’ondata selvaggia di maltempo ha disseminato in questa sventurata terra di Sicilia. Legittima e sacrosanta anche l’indignazione di tutti gli onesti che cercano e non trovano la faccia di chi ha consentito lo scempio di una casa costruita abusivamente sull’argine del torrente Milicia. Il sindaco dice che l’ordinanza per la demolizione è stata firmata nel 2008 e che un ricorso al Tar blocca tutto da dieci anni. Chi vivrà vedrà, verrebbe da dire. Ma non c’è solo la snervante lentezza del Tar. Sull’autostrada che da Catania porta a Messina c’è una frana che resiste lì, nei pressi di Letojanni, sin dal 2015. Non sono bastati tre anni per rimuoverla e ripristinare lo..

L’attrazione lombarda
di Musumeci & C.

Il paradosso sta tutto qui: da un lato c’è la Sicilia con la sua storia, con la sua magnificenza, con il parlamento più antico del mondo e con uno stato speciale che l’aveva elevata a regina di tutte le regioni d’Italia. Dall’altro lato c’è la Lombardia, senza fregi e senza orpelli, ma ricca e produttiva. Bene. E’ straziante ammetterlo ma oggi l’immagine che viene fuori è quella di una Sicilia che per conquistare un minimo di decenza ed efficienza va con il cappello in mano a bussare alle ammalianti porte lombarde. E’ successo per il servizio Emergenza e Urgenza della sanità, succederà anche per la Formazione, l’altro carrozzone mangiasoldi per il quale si profila l’ipotesi di consegnare l’intero pacchetto a una delle società interinali tanto amate dal potere forte milanese:..

Le città invivibili
hanno tutte un padre

Da Palermo a Catania, da Ragusa a Trapani, da Siracusa ad Agrigento. Non c’è una città siciliana che non si trovi in coda alla classifica stilata dal Sole 24 Ore, in collaborazione con Legambiente, dopo avere misurato l’efficienza e la sostenibilità dei trasporti, del traffico automobilistico, della raccolta dei rifiuti. Un disastro. Una vergogna. Che la dice lunga su certi sindaci che da tempo si spacciano per stregoni capaci, grazie alla loro bravura e al loro carisma, di salvare i cittadini da tutti i mali del mondo e della politica. Un bluff, evidentemente. Prendete Leoluca Orlando, sindaco di Palermo da quasi trent’anni. Crede, fortissimamente crede che il suo compito si esaurisca nelle passerelle che gli concede amorevolmente il Teatro Massimo. O in una danza pacchiana con gli extracomunitari. E che..

Il disordine dei conti
e di una infelice città

Non c'è niente da fare, non se ne viene a capo. Fabrizio Ferrandelli e le altre opposizioni sparse tra i banchi di Palazzo delle Aquile ce la stanno mettendo tutta per riportare i conti del Comune di Palermo dentro un decente perimetro di verità e giustizia. Ma sbattono giorno dopo giorno contro il muro di gomma costruito dalle forze di maggioranza e dal salivoso sanfedismo di tutti i cortigiani che fanno da corona al sindaco Leoluca Orlando, lo stesso che negli anni della arroganza mafiosa, chiedeva verità e giustizia per ogni sopruso, per ogni violenza, per ogni inganno, per ogni malversazione. Di quella invocazione non è rimasto più nulla. Solo la spocchia, l’improntitudine e le sceneggiate di un sindaco che non sa fare il sindaco. Solo il disordine di una..

L’orchestrina volante

Dal solfeggio alle serenate fino al Do maggiore di Joseph Haydn. Il ballo del boss che tornava dagli States

Berlusconi barcolla
che ne sarà dei bulli?

Che ne sarà del bullo che spadroneggia nelle alte cime della Regione? Che ne sarà ora che Berlusconi, come ha dimostrato il voto del Trentino, è ben oltre il tramonto? Che ne sarà ora che, con Berlusconi, barcolla anche quella santa e miracolosa donna che lo ha protetto e portato su fino a Palazzo d’Orleans? La protettrice del bullo – lo sanno pure le pietre – si chiama Licia Ronzulli, l’assistente factotum che, grazie all’immensa fiducia concessale dal Cavaliere, decideva ad Arcore liste e capilista. L’impomatato è riuscito, non si sa come, a conquistare il suo cuore. Ma ora Licia è in bassa fortuna, come si può facilmente leggere sul Fatto: Berlusconi è stanco della sua invadenza e i vertici di Forza Italia non la sopportano più. Il bullo già..

Sparano su tutti
anche sui disabili

Abbiamo pubblicato e continueremo a pubblicare tutti gli interventi che grondano indignazione nei confronti delle scempiaggini con le quali Beppe Grillo ha offeso i disabili di questo sfortunato paese. Dall’altro ieri è in pagina l’articolo di Toi Bianca e oggi trovate qui l’intervista che ci ha rilasciato Davide Faraone, nella sua qualità di padre e di politico attento a ciò che si muove attorno al dolente mondo degli uomini e delle donne ai quali il destino ha riservato una sofferenza lunga e spesso atroce. Contro Grillo sono state dette parole severe. Qui si vuole aggiungere solo una annotazione: il cosiddetto governo del cambiamento, per legittimarsi, spara ogni giorno sull’Europa, sui mercati, sui poteri forti. Nessuno avrebbe immaginato che l’arroganza di cui sono impastati li avrebbe spinti a sparare contro i..

Se il bullo svela
la sua paternità

Nel giorno in cui questo giornaluzzo taglia il traguardo di un milione di pagine viste nel breve arco di un mese, sarebbe forse più opportuno regalarsi un giorno di letizia. Ma la cronaca incalza. Perché da Palazzo d’Orleans arriva una notizia che, come si dice, rallegra il cuore. Durante una riunione della giunta, un assessore di Musumeci entra in rotta di collisione con il noto bullo, quello inamidato e impomatato che va in giro per l’Italia spacciandosi per statista. Un diverbio normale, all’inizio. Ma quando l’assessore in questione lo invita a seguire, su un determinato provvedimento, gli accordi presi con Forza Italia, il bulletto esce al naturale: “Io non sono di Forza Italia, io sono di Berlusconi”. Uno schiaffo a tutte quelle persone oneste, Nello Musumeci in testa, che ancora..

Un milione e più
per Buttanissima

Ieri, come per incanto, Google ha certificato un dato: questo giornaluzzo, nato appena quattro mesi fa, è riuscito a totalizzare negli ultimi 30 giorni un milione di pagine viste e lette. Un successo. Noi, che ogni giorno ci mettiamo testa e cuore per trovare argomenti e personaggi fuori dall’ordinaria banalità, non possiamo che essere contenti, felici, raggianti. Il risultato sta a dimostrare che in Sicilia c’era bisogno di Buttanissima: della sua irriverenza, della sua libertà, del suo stile serio ma non serioso di raccontare i palazzi e, più in generale, la realtà politica e culturale della Sicilia. Senza eccessivi compiacimenti e senza inutili imbrodature, possiamo dirci soddisfatti. Grazie a tutti: a chi ci vuole bene e anche a chi non perde mai l’occasione di notificarci i suoi risentimenti e le..

Guarda chi s’avanza
per le elezioni europee

Annusa già l’odore di nuove elezioni ed è pronto a un altro scatto felino, sicuro che riuscirà a guadagnarsi la candidatura alle europee. Finora ha distribuito ai banditori le cronache dei suoi viaggi a Bruxelles, dei suoi mirabolanti incontri estero su estero. Ma non si sa di preciso quali bluff abbia inventato per incantare gli interlocutori. Quando c’era da conquistare un posto a Palazzo d’Orleans, si è spacciato come leader degli indignati, categoria ovviamente inesistente. Ora che c’è da agguantare la candidatura alle europee dirà probabilmente di essere il condottiero di tutti gli uomini arrabbiati, sposati, divorziati e – perché no – anche pignorati. Berlusconi lo ascolterà e resterà di certo abbagliato. Nel deserto di Forza Italia, tra le anime morte del partito che fu, ormai sopravvivono solo quelli che..

Gerenza

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