“Un altro passo avanti per il disegno di legge sull’acqua, oggi approvato in commissione IV dell’Assemblea regionale siciliana. Considerata l’importanza dell’argomento avremmo auspicato un voto unanime, anche in ragione dell’urgenza di superare l’impasse in cui versano le Assemblee territoriali idriche (Ati), che impedisce l’accesso alle risorse finanziarie europee, ivi incluso il Pnrr”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità Daniela Baglieri dopo l’approvazione del testo di riforma del settore idrico. “Il governo Musumeci – aggiunge l’assessore – già dal 2018 ha disposto il commissariamento delle Ati per la predisposizione dei Piani di ambito, stanziando le necessarie risorse finanziarie. Ma ciò non basta. Occorre adottare un approccio strategico di medio e lungo termine sulle politiche di gestione della risorsa idrica pubblica. La norma approvata va in questa direzione e prevede una regia unica dì carattere pubblico che consente di operare secondo logiche di efficienza ed economicità”.

“Continuiamo a ribadire – sottolinea Baglieri – che il disegno di legge interviene esclusivamente sulla governance del servizio idrico integrato, razionalizzando il sistema mediante un soggetto pubblico che sovrintenda, nell’interesse collettivo, alla gestione locale evitando sprechi e costi inutili. In alcun modo si interviene sull’affidamento della gestione e sull’erogazione della risorsa idrica che è, e rimane, un bene pubblico a cui tutta la collettività – secondo le diverse disponibilità – ha il diritto fondamentale di accedere. Pertanto, sostenere la privatizzazione del bene pubblico è una mera strumentalizzazione politica”.

In disaccordo il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo: “In barba a tutte le dichiarazioni di facciata, il testo di riforma del settore idrico, per come riscritto dal Governo Musumeci, viene approvato a maggioranza in commissione Ambiente all’Ars. E’ scattato il ‘richiamo della foresta’ del centrodestra verso tutti i suoi deputati. I gestori privati in giro per la Sicilia hanno trovato sponda in questo scorcio di legislatura per modificare lo status quo. Lo abbiamo detto in tempi non sospetti e lo riaffermiamo con forza oggi: siamo contrari ad operazioni di questo genere, l’acqua e il settore idrico sono e devono restare di competenza pubblica. Il PD ne fa una battaglia politica e di principio e farà le barricate in commissione bilancio prima e in aula poi. E’ inaccettabile”. “Sul tema dell’acqua e del servizio idrico, inteso come servizio pubblico, non retrocediamo di un passo e faremo sentire la nostra voce a partire da domani – prosegue Barbagallo – nel corso dell’’Assemblea dei sindaci del PD che ho appositamente convocato in sala Piersanti Mattarella all’Ars”.