La Lega non fa sconti. L’intervento di Catalfamo e Caronia, all’indomani della tranquilla passeggiata di salute di ieri all’Ars è sintomo che all’interno della maggioranza di Musumeci qualcosa sta cambiando. E che il nuovo gruppo lanciato da Salvini e Candiani non ha alcuna voglia di assoggettarsi a dinamiche consolidate. Nel corso dell’esame di ieri, la Caronia aveva anche scritto un sub-emendamento all’articolo 6, quello relativo alla ripartizione di un fondo di compensazione da 16 milioni circa, che però è stato bocciato dal resto dell’aula. La Lega, quindi, si è adeguata ai ritmi della maggioranza, ma alla fine non le ha mandate a dire a Musumeci. “Non è possibile – hanno confermato i due esponenti leghisti – rimandare un momento d’incontro, confronto e dialogo con il Governo e con il Presidente della Regione, che ci auguriamo possa avvenire già nei prossimi giorni”. Gli esponenti attendono la discesa di Salvini in Sicilia, a febbraio, per stilare una piattaforma programmatica da sottoporre, poi, al presidente della Regione. E, in base all’adesione di Musumeci, cominciare a trattare sulla presenza del Carroccio in giunta. Comincia a sentirsi il profumo del rimpasto.