La casa di vetro. Come ci siamo ridotti a un Paese di spie

L’ultima invenzione impiegata alla salvaguardia della buona serenità dei genitori si chiama AirTag, un gps a uso domestico: lo hanno regalato anche a me. Si applica alle chiavi, al portafogli, agli oggetti scordati nel fondo delle borse, nelle tasche delle giacche, tumulati nei sottoscala della nostra memoria. Con AirTag li ritrovi subito. Ora i genitori li applicano ai figli più piccoli e mi pare una buonissima idea: leggete qui nell’articolo di Silvia Renda quanti minori scompaiono all’anno in Italia. Ma potremmo pensare a un utilizzo ulteriore, sancito con forza di legge: un AirTag obbligatorio per i politici. Per i ministri, i parlamentari, i presidenti di regione, i sindaci perlomeno. Ogni autonomia locale delibererà a proposito di consiglieri regionali e comunali, e poi toccherà valutare a proposito di ogni carica pubblica,..

Autostrada? No, il presidente a Catania va in elicottero

Mentre Pupo rimaneva bloccato nell’aereo e centinaia di passeggeri stipati nella tensostruttura messa a disposizione dall’Aeronautica, il Presidente della Regione Renato Schifani s’è fatto spazio senza faticare e, grazie a un volo in elicottero, gentilmente offerto dalla Protezione Civile, ieri è atterrato all’aeroporto di Catania. Dove non c’è spazio per uno spillo, il presidente è stato accolto dal red carpet. Per cosa, poi? Per presenziare a una conferenza stampa infarcita di ovvietà, dove il momento più originale è stato quello dei ringraziamenti a Salvini e Crosetto per averlo assistito in questi giorni (e il ministro Urso? Tiè). Schifani, accompagnato dall’assessore Marco Falcone e dal commissario di Forza Italia Marcello Caruso, è planato direttamente sulla pista d’atterraggio, dove oggi gli aerei faticano a muoversi e vengono respinti. Una miriade di voli..

FI, Tajani si blinda per il congresso
La minoranza cerca un candidato

Il ragionamento è semplice e potrebbe essere l’annuncio di una notizia: “Non è escluso che la nostra area esprima un candidato alternativo a Tajani per la guida di Forza Italia, ma prima bisognerà capire le regole d’ingaggio per i congressi territoriali che porteranno a quello nazionale di febbraio”. A parlare è il mondo che fa capo ai parlamentari azzurri del triangolo Licia Ronzulli, Giorgio Mulè, Alessandro Cattaneo. Uno fra loro tre potrebbe – metafora abusata da queste parti – scendere in campo. Ma forse anche no. Bisognerà aspettare, appunto, il regolamento a settembre. Intanto il dopo Berlusconi prova a prendere a piede. Con la nomina di tre suoi fedelissimi nei posti chiave (organizzazione, elezioni e portavoce) Antonio Tajani di fatto prende il comando di Forza Italia, almeno fino al congresso,..

Abolire tutte le commissioni parlamentari d’inchiesta

Ma aboliamole tutte, queste inutili, verbose, inconcludenti commissioni parlamentari d’inchiesta. Da quelle più marginali a quelle che rivendicano pomposamente un ruolo storico. Buttiamo nel cestino, prima che si commettano guai, le commissioni che si stanno invocando: quella sul Covid, cancellata, quella sull’ex presidente Tridico, cancellata, quella sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. E anche quelle che si danno un’aria importante: la commissione antimafia, cancellata, e le sue simili, la commissione stragi (nota solo perché al centralino chi rispondeva declamava strascicando: “stragggiii, dicaaaa”), la commissione P2, fornaci di tonnellate di carta, verbali, audizioni, connessioni cervellotiche (a un certo punto con Rosy Bindi si arrivò a parlare della Juve, per dire). Commissioni inutili, vetrine per l’ego dei parlamentari. Che dettano la verità cangiante, come cangianti sono le maggioranze politiche. Se vince la destra..

Strage di Bologna, 43 anni dopo
Meloni delude. “Poco antifascista”

Giorgia Meloni ha perso un’altra occasione per tagliare i ponti col passato postfascista. Le letture della destra alla strage di Bologna sorprendono a sinistra e al centro. Ignazio La Russa che per anagrafe e militanza è più immerso in quella storia supera in antifascismo Giorgia Meloni. Lui riconosce "la definitiva verità giudiziaria” che “ha attribuito una matrice neofascista" alla strage. Lui condivide la posizione espressa dal presidente della Repubblica. Lei – che ha disertato la cerimonia di Bologna - segue il canovaccio di sempre: parla di ‘terrorismo’ in maniera generica, senza chiarire di quale matrice politica. E mette la strage del 2 agosto insieme a tutte le altre. Ecco le sue parole: “Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più..

Rancori e bugie. Show in Senato del ministro Musumeci

Nello Musumeci, nel corso della sua informativa al Senato, ha detto ai “rivali” siciliani, e alla stampa d’opposizione (marchiata con la ceralacca, com’è nel suo stile), che preferirebbe essere giudicato da ministro, e non da ex governatore. Un secondo dopo, però, ha posizionato il carro davanti ai buoi, spiegando quanto di buono ha realizzato in termini di prevenzione quand’era alla guida della Regione. E ci ha messo dentro un po’ di tutto, persino la pulitura dei fiumi – che in un posto “normale” verrebbe considerata ordinaria amministrazione – e l’acquisto dei pickup antincendio. Ha omesso di citare alcuni dettagli: come la fornitura di droni-giocattolo e l’appalto per le 119 autobotti, durato più di tre anni. Ma non importa. Il tentativo di Musumeci, che non avrebbe potuto scaricare su altri le..

Lo sberleffo del pilota tedesco nel cielo nero di Catania

Manco Franco e Ciccio, una fantasia così, come quella del pilota crucco di Lufthansa. In volo da Francoforte a Catania, dirottato su Malta – l'ennesimo volo sballottolato in ogni dove eccetto che a destinazione – l'aereo tedesco spurga per dispetto un disegno inequivocabile. Due cerchi a far da base e una mentula bislunga in verticale. Ebbene sì, una forma di minchia disegnata nell'esatta porzione di cielo che corrisponde alla patria degli ingravidabalconi. Ovviamente la compagnia aerea s'è premurata di smentire – non è quello che credete, fallo non fu – ma carta canta e non c'è altro tracciato di rotta del Flight Radar che quello: due cerchi e la cosa bislunga, messa per lungo. Come a voler significare, con una mentula in cielo, tutta la santa pazienza che ci vuole a sopportare il..

Altro segnale a Meloni. Renzi firma
per l’elezione diretta del premier

"Firmo ora il ddl costituzionale che il governo Meloni non ha avuto la forza in nove mesi di fare. Prevede l'introduzione dell'elezione diretta del presidente del Consiglio. Noi ci siamo a discuterla anche ad agosto, vediamo chi ci sta". Il leader di Iv, Matteo Renzi, dà l'ennesimo chiaro segnale a Giorgia Meloni, schierandosi a favore dell'elezione diretta del premier. Renzi sostiene però che il ddl è parte fondamentale del programma del Terzo Polo. "Il presidente del consiglio - spiega Renzi - è eletto contestualmente alle elezioni delle Camere e nomina e revoca i ministri". "Questa pdl - prosegue - a parole ha il consenso di maggioranza e parte delle opposizioni, ma sono 9 mesi che fanno melina. Oggi la consegniamo. Vogliamo stare ad agosto a discuterla? Noi siamo pronti. È..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED