Scandalo Ast. La Regione sapeva e si girava dall’altra parte

Questo appartiene a Tizio, quell’altro a Caio, quell’altro ancora a Sempronio. Ormai sembra chiaro lo scopo delle partecipate regionali. Creare Consigli d’Amministrazione che rispettino i colori e gli equilibri dell’esecutivo di turno. Tutti sanno chi sono, perché – fondamentalmente – sono sempre gli stessi. All’Ast, l’azienda trasporti siciliana messa a soqquadro da un’inchiesta per corruzione e truffa, qualche settimana fa è stato nominato presidente del Cda Santo Castiglione. Catanese, già assessore nel comune etneo e, soprattutto, ex presidente dell’autorità portuale dal 2004 al 2012. Segni particolari: autonomista. Legato, cioè, al partito di Raffaele Lombardo. Ha preso il posto di Gaetano Tafuri, anch’egli catanese e ‘lombardiano’ doc, che l’inchiesta della Guardia di Finanza ha interdetto dai pubblici uffici per un anno. Al fianco del neo-presidente Castiglione compaiono due volti noti (che..

La sanità di Re Ruggero ha il suo inferno a Villa Sofia

Pazienti che arrivano e medici che vorrebbero andar via. Nonostante i lavori d’ampliamento celebrati su Facebook dal coordinatore della struttura tecnica anti-Covid, Tuccio D’Urso, il pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia resta un inferno. Per i sanitari i turni sono massacranti, ma per i pazienti è anche peggio: costretti ad attendere sulla barella per ore prima di essere presi in carico. Questo è il risultato di uno schema a fisarmonica che ha smesso di dare i suoi frutti. Di una sanità extra Covid gestita coi piedi e ridotta sul lastrico, a metà fra il sovrumano e l’indegno. Villa Sofia è l’unico ospedale non trasformato in presidio Covid, per questo risente di un flusso enorme di accessi. Ma i medici sono appena tredici, rispetto a una dotazione organica che ne prevede 31...

La malagiustizia di Palamara ha dimenticato gli eroi

Come fosse una dose vaccinale aggiuntiva, ecco arrivare la nuova "fatica" editoriale del duo Palamara/Sallusti. Del resto sarebbe stupido, per l'editore, rinunciare ad un nuovo e scontato successo di pubblico. Tanti soldini ricopriranno "Lobby & Logge", allo stesso modo in cui ricco è stato il bottino per il precedente libro "Il Sistema". Potrebbe pure considerarsi un fenomeno positivo visto che nel nostro Paese non si legge più e l'analfabetismo funzionale è a livelli da dopoguerra. Però (e c'è sempre un qualcosa di avversativo nelle cose italiane...) anche questa seconda opera reca un silenzioso sottotitolo alla Woody Allen. "Tutto quello che avreste voluto sapere sulla pornografia della Giustizia italiana e non avete mai osato chiedere...". Povera Minerva, sbirciata dal buco della serratura della camera da letto postribolare ed intenta alle più..

Misteri e piaceri. Il gioco elettorale di Re Ruggero

La Regione sembra aver deciso: stabilizziamo. Innanzi tutto i precari Covid, che hanno trascorso gli ultimi due anni in trincea e ora meriterebbero un premio per il loro sacrificio. L’assessore Razza, dopo aver sbarrato le porte (almeno) agli amministrativi, invocando provvedimenti nazionali, in questi giorni ci ha ripensato. E accogliendo un paio di ordini del giorno in aula, all’Ars, ha garantito che “l’obiettivo è quello di arrivare alla fine di quest’anno salvaguardando l’impianto attuale”. Cioè mantenendo in organico 9 mila figure che vanno in scadenza il 31 marzo, con la fine dello stato d’emergenza. Evidentemente servirà una legge ad hoc da parte del governo nazionale per autorizzare la spesa, o la Regione potrebbe ritrovarsi sul groppone 9 mila bocche da sfamare (più famiglie). E’ nell’interesse della Regione, ancor prima che..

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