Macchine da guerra
ma col motore fuso

Diciamoci la verità: finché c’era Vittorio Sgarbi questo Governo regionale faceva battere i cuori. Certo, non per tutti allo stesso modo, ma li faceva battere. Per alcuni erano palpiti d’amore, per altri pura tachicardia, ma erano quel tanto di pepe che ci teneva svegli. Senza voler affatto mancare di rispetto al suo successore - un altro illustre professore peraltro - dobbiamo però dirci le cose come stanno: da quando Vittorio non c’è più è tutto un mortorio. Perché se è pur vero che i primi mesi della legislatura non hanno tratteggiato i contorni di una Giunta a marcia spedita, le ultime settimane hanno drasticamente rallentato i battiti cardiaci di noi spettatori. Il Governo sarà sì in balìa di una maggioranza risicata in Sala d’Ercole ma il timoniere di Militello Val..

Se ci governa
la schizofrenia

Schizofrenia. Quella andata in scena ieri all'Assemblea Regionale Siciliana e interpretata dai deputati del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle in occasione della visita del Presidente della Repubblica di Malta non può che essere definita altrimenti. Schizofrenia, dicevamo. Perché se è pur vero che l'atteggiamento del Governo de La Valletta nell’affaire Aquarius non ha certo brillato per spirito di cristiana accoglienza, non è altrettanto lecito ridurre le relazioni internazionali alle logiche di un partita di calcetto. Mi spiego meglio: puoi anche essere in forte disaccordo e dissenso su qualcosa, ma non puoi tirar su il pallone e portarlo via. O almeno, non se sei un rappresentante delle Istituzioni – e al governo del Paese, aggiungo sommessamente. Un Parlamento, per definizione, è un luogo di discussione, di scontri, di toni aspri,..

Il tormento politico
di vite parallele

Primo. “Non si cava il sangue dalle rape così come non si estraggono i geni politici dalle organizzazioni di partito, le quali tirano fuori dalla lista l'onorevole di turno, come il prestigiatore fa con il coniglio nascosto nel cappello”. No. Non è una furente invettiva fuoriuscita dalle colonne del fu-blog di Beppe Grillo, non una pungente critica alla vigente legge elettorale, né una stilettata contro la vuotezza della proposta partitica. Insomma non ha nulla a che fare con l'oggi. E' l'Italia del 1959 ed a scrivere è Mario Tedeschi: fascista, massone, erede di Longanesi, senatore della Repubblica. Secondo. “Sono angosciato da questo governo. E sono preoccupato per lo stato della sinistra in Italia, in Europa, nel mondo. Ho l'impressione di vivere in un paese sempre più cinico, in cui gli..

Il Sud sottosopra
di Flavio Briatore

La tentazione, personale, è quella di archiviarla come l’ennesima boutade, che fa sorridere solo perché sciocca e non divertente. Vuoi perché il personaggio, Flavio Briatore, è quello che è, vuoi perché di battute fuori luogo ne ha dette eccome. Tipo quella: “io non so come uno possa vivere con mille e trecento euro”, alla faccia di tutti quei poveretti che con quella cifra ci campano una famiglia. O quell’altra, che “in Puglia e in Sicilia si va solo per mangiare”, non per la cultura. O quando sosteneva che “la donna che non lavora ha più tempo per rompere i maroni”: tranquillo, una rompipalle è per sempre! E allora quando a proposito del Sud dice che il reddito di cittadinanza gli “sembra una follia perché paghi la gente a stare sul..

Lasciate che la Sicilia
segua la sua storia

Si narra che in Sicilia, alla luce dei risvolti nazionali, Nello Musumeci, vulcanico governatore - genius loci ci colpa, non certo per sua indole -, sia pronto ad aprire le braccia e ad accogliere nel governo grillini, sovranisti, lepenisti, putiniani e persino rettiliani. Questa nuova geometria politica ha tanto di escheriano e poco di euclideo, a partire proprio dall'assunto: un intreccio politico in virtù del quale un governatore espressione di una coalizione di centrodestra dovrebbe scaricare la sua maggioranza per costruirne una nuova ad immagine e somiglianza del nuovo pantheon romano. Perché se è pur vero che altrove destra e sinistra sono state seppellite a colpi di voti di protesta e relegate a categorie novecentesche a colpi di tweet, in Sicilia queste due non hanno mai avuto uno straccio di significato. Diciamocelo: in..

Caro Arbasino,
svegliaci tu

Il sonno della ragione produce ministri. Così un Alberto Arbasino sferzante vizi e virtù italiche, non avendo di certo in mente che un giorno il Paese sarebbe finito nelle tozze manine dei Salvini e dei Di Maio. Protagonista nascosto della vera Dolce Vita, quella scimmiottata – a suo dire – dai Fellini e dai Cuny colpevoli di aver segnato la fine di un mondo e l’inizio di un mito, Arbasino è stato anche progenitore delle moderne tenzoni da salotto televisivo. Match – questo il nome del programma condotto dal Nostro, trasmesso dalla Rai tra il 1977 e 1978 – offriva un formato goloso anche per i palati più vogliosi della gauche caviar. Arbasino, più nelle vesti di istigatore che in quelle di moderatore, aizzava i due ospiti puntando allo scontro..

Il fascino di Cefalù
in un magazine online

Cefalù.it è un magazine online che si pone l’obiettivo di raccontare le eccellenze del territorio di Cefalù e delle Madonie. Un mezzo immediato ed innovativo per offrire un’esperienza unica al turista e al visitatore che desiderano godere di un prodotto di alta qualità. La Mission Esclusività ed eccellenza sono il fil rouge che ci accompagnerà in questo progetto editoriale che mostrerà il vero volto della splendida cittadina normanna di Cefalù. Ci proponiamo di far conoscere la nostra incantevole località attraverso le eccellenze che si contraddistinguono nel territorio incentivando un turismo di alto livello in Sicilia. Cefalù offre ciò che di più affascinante di possa desiderare, dai monumenti alle spiagge, dai locali al divertimento. Ogni angolo di Cefalù è una scoperta che svela bellezza e grazia senza eguali. Anno dopo anno..

Gerenza

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