Non importa se bene o male, l’importante è che se ne parli. Così, in attesa di cimentarsi nella nuova occupazione dello Stretto (diretta, questa sera, su Facebook: manco fosse la Champions League), il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ieri è stato protagonista di una giornata in trincea. Già di prima mattina, quando la madre l’ha convocato in campagna, a Fiumedinisi, per la raccolta di uova fresche e lattughe. Non c’erano i droni con la sua voce a dargli la caccia, ma qualche “amico” pronto a fargli la morale, quello sì. Sui social, ovviamente. Con commenti del tipo: ‘sindaco, l’ha fatta l’autocertificazione’? O ‘è bravo soltanto a intimidire i suoi concittadini?’.

De Luca ha subito tenuto a precisare che a Fiumedinisi (30 km da Messina) ci vive, che fa la spola per motivi di lavoro e che, durante la visita in campagna, non è entrato in contatto con nessuno, ad eccezione (forse) di qualche gallina. “Vivo a centocinquanta metri in linea d’aria da casa dei miei anziani genitori”. Problema risolto? Proprio per niente. Gli insulti e le contestazioni sono andati avanti per tutto il giorno. A distogliere l’attenzione di Cateno dai toni polemici di alcuni follower “traditi”, ci ha pensato la Procura di Messina, che ha chiesto al Ministro della Giustizia l’autorizzazione a procedere per portare in tribunale il sindaco: l’accusa è vilipendio. I fatti, risalenti a pochi giorni fa, li conoscete tutti: dopo aver mandato a fare in c… il Viminale, accusandolo di aver organizzato un “depistaggio di Stato” (ieri l’accusa di “informazione deviata” è stata rivolta al direttore del Tg1), la ministra Lamorgese ha deciso di denunciarne la condotta offensiva. De Luca, però, non si arrende e attende il picco. Di popolarità, va da sé. Appuntamento a questa sera. Chi si ferma è perduto.

De Luca, nuovi controlli sullo Stretto: arriva troppa gente

“Sono di nuovo alla Rada San Francesco come forma di protesta perché ancora oggi pomeriggio c’erano centinaia di auto con passeggeri non autorizzati e senza certificazione. Questa storia deve finire, noi non ci facciamo prendere in giro spero che chi può intervenga questa volta in modo definitivo”. Lo afferma il sindaco di Messina Cateno De Luca, che da ieri pomeriggio (fino a sera) ha presidiato il porto per controllare chi sbarca a Messina. “Fino ad ora – prosegue De Luca – qualcuno vuole rappresentare una realtà falsata, la sera del 23 marzo il ministro Lamorgese ha detto che era tutto a posto sono passate decine di automobilisti che non erano in ordine rispetto ai Dpcm e alle ordinanze e sono stati denunciati. E ancora oggi prosegue questa situazione. Spero signor ministro che invece di denunciare il sottoscritto si agisca per tutelare i siciliani. Ora basta, bisogna adottare il metodo da noi segnalato con la banca dati on line per far prenotare prima gli arrivi in Sicilia che verranno autorizzati solo se rispettosi di Dpcm e ordinanze”.