Alla ripresa del processo sul caso Gregoretti, in programma domani a Catania, non ci sarà il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nelle ultime ore il premier ha informato il Gup Nunzio Sarpietro di volersi avvalere dell’articolo del codice di procedura penale che gli dà facoltà di essere ascoltato a Roma. Per questo sarà organizzata un’apposita audizione in una delle stanze di Palazzo Chigi.

Lo stesso Salvini, invece,  sarà presente nell’aula bunker del carcere Bicocca, alle 9.30 in punto, dove verranno ascoltati anche gli ex Ministri Danilo Toninelli (Infrastrutture) ed Elisabetta Trenta (Difesa). L’udienza preliminare è partita lo scorso 3 ottobre – in quella occasione venne organizzata nella città etnea una piccola Pontida, con tanto di comizio da parte di Salvini – quando, su richiesta della difesa e delle parti civili, il giudice per le udienze preliminari, Nunzio Sarpietro, ha disposto un’ulteriore attività istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del premier Giuseppe Conte. Nel processo entreranno anche Di Maio e Lamorgese. La tesi difensiva dell’ex ministro Salvini, è quella che a tenere ferma per sei giorni, con a bordo 116 persone, la nave Gregoretti della Guardia costiera, fu una decisione condivisa con il governo. Era il luglio 2019.

Ma domani per il senatore della Lega è una giornata campale: a Palermo, infatti, inizierà l’udienza preliminare del caso Open Arms, dove il segretario del Carroccio dovrà rispondere della medesima accusa (cioè sequestro di persona). Gli avvocati dell’ex Ministro chiederanno un rinvio, per la sovrapposizione dei procedimenti. In quel caso la Open Arms della omonima Ong catalana, nell’agosto 2019, restò in attesa del porto sicuro con 163 migranti a bordo per tre settimane, l’ultima trascorsa davanti a Lampedusa dove poi i migranti sbarcarono sulla base di un provvedimento di sequestro della nave da parte del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.