Appena l’11% degli albergatori siciliani, 808 aziende su 7.155 censite, hanno aderito al bando sul turismo, denominato “See Sicily”. Che pertanto verrà riaperto. Questi sono i numeri dell’ultimo fallimento della Regione, dal valore di 35 milioni di euro. Quelli che palazzo d’Orleans avrebbe dovuto sborsare per l’acquisto – dalle aziende aderenti – di pacchetti turistici da regalare, sottoforma di pernottamenti in più, a chi avesse soggiornato nelle nostre strutture ricettive. Una iniziativa senza tempo, nel senso che è partita a cavallo dell’inverno, ma che sarà valida fino a dicembre 2023.

Fin qui, però, è risultata priva di appeal. L’assessore Messina, su Repubblica, ha provato a spiegare che “le ragioni del flop sono semplici: bisognava avere il Durc (il documento unico di regolarità contributiva) ed essere iscritti alla piattaforma Tourist@a. Ma, oltre alle difficoltà di accesso al sito, non avere debiti in questo momento, e quindi i documenti a posto, è molto complicato”. Viva il realismo. Ad aver aderito sono soprattutto le strutture più grandi, anche se in questo periodo i flussi sono quasi azzerati: il periodo di Natale non convoglierà più richieste, dal momento che il 21 dicembre verrà sospesa la mobilità infraregionale, se non per spostamenti veramente necessari.

Il bando, che faceva parte di una proposta più articolata da 75 milioni (verrà pubblicato un avviso anche per calmierare i costi dei biglietti aerei, già bassi), verrà comunque riaperto per evitare che i soldi vadano persi e restituiti all’Europa. “See Sicily” infatti rientra fra le misure finanziate dalla riprogrammazione di 400 milioni di Fondi Fesr, come previsto dall’ultima Legge di Stabilità. “Noi non possiamo dare sostegni diretti alle imprese – ha detto Messina – ma possiamo immettere liquidità, come stiamo facendo, acquistando servizi utili alla promozione turistica”.

Ma un altro modo di immettere liquidità e muovere il mercato la Regione l’ha trovato: gli investimenti pubblicitari. Oltre 1,3 milioni di euro per spot televisivi (fuori stagione) e cartelloni nelle stazioni ferroviarie delle più importanti città italiane. Allo scopo di rilanciare il brand anche in questo periodo di fermo. Nella speranza che si riprenda a viaggiare quanto prima e che qualcuno si ricordi di quant’era bella la Sicilia durante la pandemia.