Un incontro fra i vertici dell’assessorato della Salute e i rappresentanti dei laboratori e ambulatori privati convenzionati si è svolto un paio di giorni fa a Palermo. Sul tavolo il delicato tema degli aggregati 2024, ovvero le risorse economiche da destinare per l’anno in corso a laboratori analisi, ambulatori, poliambulatori, studi dentistici e altri studi specialistici a copertura delle prestazioni erogate in convenzione con la sanità pubblica.

Presenti il dirigente generale del dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino e il dirigente generale del DASOE Salvatore Requirez. “Il dirigente generale Iacolino ha esposto in modo chiaro e preciso i termini di una nuova proposta per il 2024 – si legge nella nota del Cimest. – L’assessorato parte da un’assegnazione di 308 milioni, ai quali vengono aggiunti 8 milioni (il famoso 0.4% in più) per le prestazioni critiche, per un totale quindi di 316 milioni. A questi si aggiungono altri 10 milioni di euro che, come affermato dal direttore generale del DASOE, Salvatore Requirez, verranno assegnate per la prevenzione secondaria e terziaria.”

Secondo il Coordinatore del CIMEST Mimmo Garbo, “dobbiamo studiare bene la proposta formulata dall’assessorato. Di certo si nota molta più prudenza, competenza e rispetto nei nostri confronti rispetto alla passata gestione politico-sanitaria”. Rimangono però, da parte del CIMEST, delle osservazioni che riguardano i numeri. “Nel 2023 l’extra budget si attesta a circa 80 milioni di euro. Quindi il nostro fabbisogno programmato per l’anno in corso è pari a 292 milioni (entità dello stanziamento 2023) più 80 milioni. La somma fa 372 milioni, contro i 316 proposti dall’Assessorato. Questo significa che i nostri budget, riportati mensilmente, finiranno il 24 di ogni mese e pertanto dovremmo sospendere l’erogazione delle prestazioni mediamente giorni 24 di ogni mese, considerando che non sarà più riconosciuto il pagamento di alcun extra budget”.