Frenata del governo sul depotenziamento della centrale unica di committenza siciliana. Al termine dell’audizione in commissione Salute degli assessori Razza e Armao, che la scorsa settimana avevano annunciato la “cessione” delle gare d’appalto per l’acquisto delle forniture sanitarie alla Regione Lombardia, a registrare il passo indietro è Antonello Cracolici. Che sulla questione si era espresso in maniera durissima anche nell’intervista a Buttanissima: “Il governo regionale – scrive Cracolici in una nota – ha ammesso che la delibera approvata in giunta sulla Centrale Unica di Committenza (Cuc) va integrata e precisata”. “L’aggregazione con le Centrali di committenza di altre regioni – ha raccontato il deputato regionale del Partito Democratico – dovrà essere definita indicando in maniera univoca i settori merceologici di beni e servizi che saranno acquisiti attraverso un sistema aggregato ad altre Centrali, evitando in ogni caso un ulteriore impoverimento del tessuto produttivo siciliano. Le convenienze ai fini del risparmio non devono essere ricercate sostituendo, ma al contrario rilanciando il ruolo della Cuc. Vigileremo – ha concluso l’ex assessore all’Agricoltura – affinché la Sicilia non deleghi, in ogni caso, ad altre regioni compiti e funzioni istituzionali proprie”.