E c’è un’altra manovra interna al Pd regionale, con vista sulle Primarie, su cui in pochi avrebbero scommesso. Ossia la reunion fra Giuseppe Lupo, ex segretario regionale e attuale capogruppo all’Ars, e Antonello Cracolici, semplice “caporale” in Assemblea, ma con un passato glorioso da assessore all’Agricoltura. Lupo, rappresentante in pectore di Areadem (la componente di Franceschini) non poteva dare il sazio a Faraone e ha sostenuto la Piccione. Cracolici, che non sempre in passato ha avuto rapporti idilliaci con Lupo, ha scelto di scendere in campo con la stessa maglia, e sostenere la candidata zingarettiana.

Un risiko di spostamenti che neanche il miglior “giallo” sul mercato. Cracolici, fra l’altro, si era defilato nel corso dell’ultima direzione regionale, quella che aveva fissato la data del congresso per il 17 dicembre. L’ex assessore asseriva che non era aria. Che bisognasse aspettare. Che era meglio confrontarsi sui temi e solo dopo scegliere un leader. Più o meno la stessa posizione di Nello Dipasquale, sostenitore di Faraone, il quale aveva confermato a Buttanissima che – fosse stato per lui – non avrebbe parlato di congressi fino alle Europee. Cracolici, come Cardinale (altro Renzi’s fighter), teme che nei gazebo si possa andare a sbattere contro il disinteresse del popolo del Pd che in Sicilia appare più disperso che mai. E’ un partito che prova a ricomporsi attorno ai nomi che lo hanno portato giù alle ultime elezioni, sia Regionali che Politiche. Quali prospettive? Il calciomercato è sempre interessante, ma sarà il campo (i gazebo, in questo caso) a dare un verdetto irreversibile.