A distanza di cinque mesi dal violento scontro verbale con il Ministro Matteo Salvini, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è passato ai fatti. Il “professore”, infatti, ha firmato ieri i primi 220 provvedimenti di iscrizione anagrafica che riguardano cittadini italiani e stranieri, residenti a Palermo, in condizioni di fragilità. Si tratta in particolare di 180 cittadini di nazionalità italiana che occupano edifici pubblici, in presenza di persone fragili all’interno del nucleo familiare, e di 40 migranti con diversi status giuridici. Per quanto riguarda i migranti, si tratta delle prime effettive iscrizioni anagrafiche dopo il blocco imposto dal cosiddetto decreto sicurezza. Le procedure d’iscrizione infatti erano bloccati dall’articolo 13 del decreto. Fino ad oggi il sindaco aveva firmato di proprio pugno la ammissibilità delle domande dando incarico alla Polizia Municipale di fare i relativi controlli. Al termine di questi ultimi, risultati positivi in circa l’80% dei casi, si sta quindi procedendo alla effettiva iscrizione all’anagrafe come cittadini residenti nel Comune. Nello scorso mese di gennaio, intestandosi una battaglia che poi ebbe eco in tutta Italia, lo stesso Orlando aveva osato citare Matteo Salvini, reo di voler escludere dall’anagrafe i cittadini stranieri. In quella occasione Orlando parlò di decreto “disumano e criminogeno”.