Il messaggio – per interposta persona – è stato recapitato. Il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Renato Schifani, ha scritto nei giorni scorsi una lettera indirizzata al commissario provinciale palermitano di Forza Italia, Luigi Vallone. Ma l’obiettivo è chiaro e assai più ampio: mettere in discussione la guida di Gianfranco Micciché. Come riportato da Repubblica, Schifani ha chiesto a Vallone conto e ragione di una serie di mosse, a partire dall’azzeramento delle cariche provinciali, rivangando le scarse performance elettorali alle amministrative, gli scivoloni degli assessori di Corleone “furbetti del vaccino” e, su tutto, la “gestione autoreferenziale del partito”. Ed è quei che si paventa il bersaglio: Micciché, appunto. Che Schifani vorrebbe ‘frenare’ in vista delle prossime competizioni elettorali. Cioè le Amministrative di Palermo e le Regionali. Da Forza Italia è partito un messaggio chiaro: dalle future coalizioni non potranno essere escluse le ali più estreme del centrodestra (Lega e Fratelli d’Italia) anche se il percorso potrebbe prevedere un avvicinamento a Italia Viva e ai partiti di centro. Senza andare oltre, però. “Le scelte dovranno porre come presupposto irrinunciabile l’unità della coalizione del centrodestra”, ha sottolineato in grassetto l’ex presidente del Senato, all’interno della missiva rivolta al sindaco di Prizzi, vicinissimo al presidente dell’Ars. Da parte dello stato maggiore di Forza Italia c’è anche una certa insofferenza per gli ultimi messaggi indirizzati da Micciché a Musumeci, specie nell’intervista resa al quotidiano ‘La Sicilia’: “Musumeci? Credo che non voglia più fare il governatore”.