“Non ci sto a speculare sulla pelle dei bambini e dei ragazzi speciali. I loro diritti sono insindacabili. Non posso accettare che la politica dei palazzi palermitani, ben pagata e osannata calpesti tali inviolabili diritti che coinvolgono non solo i disabili ma anche le loro famiglie, in preda allo sconforto per il mancato sostentamento. Darò tempo alle Istituzioni preposte di sbloccare il procedimento entro la fine di questa settimana, oltre la quale, se non cambierà nulla, organizzerò una marcia su Palermo contro i parassiti della blasonata politica”. Lo afferma il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, a seguito della trasferta di Palermo, presso l’Assessorato alla famiglia, delle politiche sociali e del lavoro per manifestare il proprio disappunto sulla vicenda. “In modo particolare – aggiunge il Primo cittadino – dico al Presidente Musumeci: piuttosto che continuare a parole a difendere il popolo siciliano con la storia dei migranti, perché non risolvi la paradossale vicenda degli studenti affetti da disabilità che resteranno privi di assistenza igienico personale?”. Su Facebook, poco prima, il sindaco era stato più diretto: “Musumeci piuttosto che continuare a romperci i maroni con i migranti perché non risolvi la paradossale vicenda degli studenti affetti da disabilità che resteranno privi di assistenza igienico personale? Tra poco sarò a Palermo per mandarvi a fare in cu…”.

A Palermo, però, Scateno non ha trovato l’assessore al Lavoro e alle Politiche sociali, Antonio Scavone: “Non mi importa se c’è una sentenza che attribuisce la competenza della materia allo Stato. Dinanzi a tale indegno teatrino, non ci sono deleghe che reggono, e di certo il servizio non può essere espletato dai bidelli. Non è possibile – conclude il Sindaco Peloritano – che per sviare il popolo dai problemi reali si utilizzi il pretesto dei migranti che scappano dai lager-hotspost. Perchè il Presidente Musumeci non spende neanche una parola per quei giovani che fuggono dalla Sicilia o per quei bambini e ragazzi speciali che abbandonati per il becero ping pong delle competenze? Musumeci la deve smettere con questa manfrina politica e tornare ad occuparsi di cose serie, come il suo ruolo istituzionale impone”.