Beppe Grillo è tornato ai vecchi disamori. La madre (matrigna) di tutte le privatizzazioni, Telecom Italia, è stata a lungo la palestra per affinare le campagne antiestablishment che hanno preparato il Movimento 5 stelle. Grillo partecipava come disturbatore alle assemblee, lanciava invettive e si avventurava in proposte. Nel 2007, quando l’azionista di riferimento era ancora Marco Tronchetti Provera, evocava Al Capone e chiedeva le dimissioni di “presunti manager con le pezze al culo”. Nel 2010 voleva che Franco Bernabè… L’articolo completo su ilfoglio.it