Tra le accuse lanciate da Gaia Tortora nella sua intervista a Libero, una investe il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Mi sarei aspettata che Mattarella, presidente anche del Csm, avesse preso posizione, dicendo: “Vi garantisco personalmente che quello che è successo non succederà più”, come ha fatto Draghi con l’Europa. Cossiga lo faceva, sguainava la spada. Invece qui vanno avanti a piccoli accorgimenti, pannicelli caldi, ignorando gli enormi problemi”. Sui giudici la figlia di Tortora è abbastanza caustica. E dà ragione a Berlusconi, quando dice che la sua vera malattia sono i giudici: “Berlusconi dal suo punto di vista ha ragione, con una vita scandita da appuntamenti giudiziari. Chi finisce in quel gorgo è destinato al calvario. Mi piacerebbe che i pm rimanessero in aula, evitando di convocare le conferenze stampa e di fare i tuttologi in tv. Mi piacerebbe che non ci fosse gente come Amara che parla col contagocce lanciando messaggi a chissà chi; sto con Paolo Mieli quando dichiara: Amara, lei è un genio e noi dei tontoloni che abbocchiamo alle sue esche. È pazzesco. Sarà che mi chiamo Tortora, ma non sai le lettere che ricevo di cittadini vittime di malagiustizia, di errori giudiziari, di processi lentissimi…”