Succede al glicine, succede alle rose, succederà anche a Nello Musumeci. La speranza è che la primavera lo risvegli e che gli faccia aprire gli occhi su due assessori non proprio all’altezza della situazione. Il primo è il bullo: per i suoi conflitti d’interesse e per i suoi rapporti non proprio chiari con Sicilia Patrimonio Immobiliare, la società fantasma dove danza un contenzioso di 140 milioni. Il secondo è l’assessore Pappalardo, meglio conosciuto come il gaga del Turismo. A Natale, come se non ci fosse altra urgenza, ha licenziato Giorgio Pace, sovrintendente dell’Orchestra sinfonica, ma dopo due mesi non ha ancora trovato il successore. Col risultato che musicisti e impianti si trovano nelle condizioni tragiche, descritte qui da Totò Rizzo. Presidente, la nenia sull’onestà può pure conciliare il sonno; però la Sicilia ha bisogno di qualcuno che decida.