Sarà la giovane mezzosoprano Anna Pennisi ad inaugurare stasera sul palco del teatro Massimo, la nuova stagione artistica del Conservatorio di Palermo, intitolato al compositore palermitano Alessandro Scarlatti, con un concerto dedicato a Rossini. La giovane acirealese, si esibisce insieme a Calogero Palermo, famoso concertista formatosi nello stesso Conservatorio, oggi primo clarinetto dell’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam e all’Orchestra Sinfonica dell’Istituzione palermitana, diretta da Giuseppe Crapisi.

A Palermo, la Pennisi c’è stata di recente nel ruolo di un’apprezzata Enrichetta nello spettacolo “I Puritani”, al teatro Massimo nel 2018. Ma cosa ha portato la giovane cantante ad intraprendere un percorso così arduo come quello nella musica ma allo stesso tempo emozionante, in particolare nell’opera lirica? La passione di Anna per la musica nasce nei suoi primi anni di vita, tra i due e i tre anni. Più che una passione si tratta di un amore viscerale, fatto di sacrifici, che ha prodotto un grande risultato nella vita della giovane artista. “Le emozioni che provo sulla scena, non sono spiegabili. Mi sento connessa a Dio. Prego e mi sento proprio in un’altra dimensione”, racconta.

Sono i genitori di Anna, determinati più che mai, che la instradano verso la via delle note e degli spartiti. Assidua frequentatrice del teatro dell’Istituto scolastico San Luigi, ad Acireale, di quello che è oggi il teatro Turi Ferro, Anna ammirava i retroscena di ogni spettacolo che veniva realizzato. Dalla recitazione al ruolo di presentatrice, dai concorsi canori come giovane promessa allo studio del primo strumento, il passo è breve.

Tra i 7 e i 10 anni inizia a studiare pianoforte per il diploma per un periodo lungo dieci anni. Dopo gli studi al Magistrale, una sera d’estate, un documentario su Maria Callas fu la folgorazione. Anna decide di intraprendere la carriera solistica studiando per il diploma di canto e acquisendo delle competenze anche teatrali. Due anni dopo, la prima esperienza da corista in cui prende confidenza con il palco. A 23 anni il viaggio dalla Sicilia le costerà il debutto da solista, con l’opera siciliana di Giovanni Verga “Cavalleria Rusticana”, al teatro Sociale di Mantova, nel ruolo di Lola. Qualche anno dopo, il volo nella capitale francese segnerà la svolta decisiva nel panorama internazionale con l’ingresso all’Accademia di Parigi.

Al teatro Massimo, nel concerto dedicato a Rossini, canterà con l’orchestra del Conservatorio e il collega Calogero Palermo sulle note delle ouvertures de “La gazza ladra”, “L’Italiana in Algeri” e “Il Barbiere di Siviglia” per poi passare all’Introduzione e il Tema con Variazioni per clarinetto e orchestra de “La danza” dalle Soirées musicales e ancora “Oh patria… di tanti palpiti”, recitativo e cavatina dal Tancredi e “Cruda Sorte” dall’Italiana nell’interpretazione di Anna Pennisi.