La moda torna spensierata e alla normalità, ma con tantissime novità, con l’ultima Fashion week uomo/donna della primavera estate 2022 che ha avuto inizio a fine giugno.

Con la Milano Fashion Week, i designer si sono concentrati perlopiù sull’evasione, la Paris Fashion Week Men, che volge al termine nella Ville Lumiere, segna un ritorno alla realtà.

In questa scia si colloca Balmain, che inserisce la sua sfilata mista nel calendario della fashion week parigina il 29 settembre, organizzando un festival in stile Coachella, un famoso festival musicale che si svolge annualmente nell’arco di due o tre giorni intorno alla fine di aprile negli Stati Uniti d’America, che riunisce celebrity e appassionati da tutto il mondo, riprendendo, un po’ nei colori e nell’abbigliamento stile hippy, tempi più libertini. La sfilata sarà infatti il momento clou di una due giorni all’insegna di musica, drink, food e fashion, anche perché verrà messa in vendita una collezione in edizione limitata.

Fendi, invece, decide di far parlare di sé portando in passerella il crop top da uomo, riprendendo quel concept dell’evasione che ha ispirato le passerelle italiane, Fendi lo esprime con la libertà nelle silhouettes dei capi: morbide, avvolgenti e con la novità del più classico vestito da uomo con pantaloni sartoriali e giacca tagliata in vita.

Diversamente, Prada interpreta l’evasione e il ritorno alla normalità nelle passerelle anche in maniera scenografica, ambientando la sfilata in un set claustrofobico che si apre e porta verso una meravigliosa spiaggia sarda. Quest’ultima da interpretare sia come riconnessione con il mondo naturale e al mondo esterno, sia come ritorno all’infanzia, tema da cui prende ispirazione la collezione. Una sorta di viaggio allegorico-chic.

Dal mare passiamo alla montagna, con Jacquemus, che porta in passerella il trekking chic come una sorta di escursione/evasione, in cui il nome “La Montaigne”, dato alla collezione, è in realtà un’allusione alla montagna artistica e astratta di colori, tessuti, dettagli e energia dei modelli che sono andati in scena.

Ecco che possiamo vedere come la moda trasmette, sin dalla nascita dell’uomo, i suoi desideri e necessità più inconsce, e le sfilate di quest’anno ne sono più che mai la prova. L’evasione e il ritorno al quotidiano sono solo alcune delle sensazioni che ci hanno accomunato e che si volevano trasmettere.

Chissà su cosa convergerà la moda, e come cambierà, quando questa situazione extra-ordinaria sarà ormai un ricordo.