La Russia si muove su almeno due binari paralleli, molto diversi fra loro. L’offensiva militare non conosce sosta e si combatte alle porte di Kiev, ormai destinata a capitolare già nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore e Vladimir Putin arriva anche a sobillare l’esercito ucraino a liberarsi delle autorità ucraine – “una banda di drogati e neo-nazisti” – e prendere il potere perché “sarà più facile per voi trovare un accordo con noi”. Si è aperto però lo spiraglio di un incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, da tenersi in campo neutro (ma non troppo), a Minsk, in casa di Aleksandar Lukashenko. Sul tavolo il cessate il fuoco e lo status neutrale dell’Ucraina. Zelensky ha avanzato la proposta di incontro e il Cremlino sembra volerla cogliere. O almeno così appare dalle parole del portavoce Dmitri Peskov… Continua sull’Huffington Post