Dopo il terremoto provocato dagli avventurieri, il tornado Ferrero. Il presidente della Sampdoria, e imprenditore cinematografico, si è presentato a Palermo. In verità, è la seconda volta in pochi giorni. Non ha promesso mari e monti – non è nelle condizioni di farlo – ma ha tastato l’entusiasmo della piazza durante il pranzo a Villa Zito e, successivamente, nel corso di una visita al mercato di Ballarò. Dove il caos diventa amore. Si è mosso in compagnia di Pamela Conti, ex calciatrice di origine palermitana con la quale Ferrero vorrebbe creare una squadra femminile. Marca il territorio, si fa vedere, accende la passione (“Palermo ha i colori più belli del mondo”), facendo imbizzarrire la sua tifoseria, a Genova, dall’altra parte dello Stivale. E così è costretto a rettificare: “Ad alcuni viaggiatori del Roma-Palermo ho solo detto che la Samp ha i colori più belli del mondo e il Palermo ha i colori delle femmine e delle rose”.

Non sarà facile per Ferrero la scalata al Palermo calcio. Nel bando predisposto dall’Amministrazione comunale e dalla Figc, per affidare la società a imprenditori seri, esistono dei paletti per i proprietari di altri club calcistici. In parole povere, Ferrero dovrebbe sbarazzarsi della Samp per mettere le mani sul Palermo e rilanciarlo nel calcio che conta. E ha già una ricetta: “Farò all’inizio una “sporca dozzina” per poi andare nelle grandi platee dove Palermo si merita di stare. Basta con la gente che viene qua per speculare. Il calcio non è politica, basta speculazioni”. Ferrero, accerchiato dalla folla che lo ha incoraggiato e applaudito a lungo, ha spiegato che la sua missione, al momento, è un’altra: “Sono qui per il progetto del calcio femminile. Ma dovessi vincere il bando dell’amministrazione, prometto ai tifosi che non li deluderò”. L’ultimo salvatore si è presentato alla città. Ma prima di capire che aria tira sul prossimo Palermo, occorre attendere il Consiglio federale di venerdì che ratificherà l’esclusione del club dal campionato di Serie B, come già certificato dalla Covisoc.