Il candidato venuto da Marte rischia di gettare un’ombra poderosa sulle consultazioni online del Movimento 5 Stelle. I cui attivisti, su Rousseau, si sono scelti la loro bella rosa di candidati per le Europee. Ma il verdetto della piattaforma online potrebbe non essere definitivo. Perché in queste ore Luigi Di Maio, capo politico dei grillini e superministro, starebbe pensando a una clamorosa manovra: imporre capilista esterni in tutte le circoscrizioni. Comprese quella delle Isole, in cui il responso dell’urna virtuale ha visto qualificare al round finale – le elezioni del 26 maggio – sei siciliani e due sardi. Quello che ha riportato maggiori preferenze è l’eurodeputato uscente di Alcamo, Ignazio Corrao (oltre 2800 click). Alle sue spalle l’ex Iena Dino Giarrusso. Fra gli altri anche Antonio Brunetto, definito prematuramente baby-Alfano, per il suo passato a fianco di Pino Firrarello (lo zio) e Giuseppe Castiglione. Potrebbe essere lui – accolto con la puzza sotto il naso – a dover pagare l’imposizione dall’alto del capolista “straniero”. In questo caso il giudice Nino Di Matteo, che i 5 Stelle stanno corteggiando con forza dopo aver mancato il sodalizio alle ultime Politiche. Nel caso in cui Di Matteo dovesse decidere di accettare, Brunetto, come ultimo dei maschietti qualificati, sarebbe fuori e Corrao, già adirato per la proiezione, scivolerebbe al secondo posto. La mossa del vice-premier costituirebbe un precedente pericoloso, un mini-attentato alla democrazia orizzontale del web. Ma tant’è: comanda lui.