“Mi lasci confessare lo sdegno che sto provando nel vedere il valore della politica messo sotto i piedi da chi usa le liste e i partiti come taxi elettorale, da chi cambia i partiti con la stessa frequenza di chi cambia le mutande”: è l’incipit di una intervista, pettoruta e tenorile, rilasciata a Livesicilia da Davide Faraone, vecchio militante del Pd e ora leader in Sicilia del Terzo Polo, la nuova alleanza che vede insieme Carlo Calenda e Matteo Renzi. Ma a chi si riferiva con la filippica sui taxi elettorali? Nel suo sanguigno furore, il proconsole renziano ha dimenticato un dettaglio: che il Terzo Polo ha candidato alla presidenza della Regione Gaetano Armao. Un bullo del centrodestra, un multicasacca – così lo ha definito l’altro ieri Repubblica – “che cambia i partiti con la stessa frequenza di chi cambia le mutande”. Faraone gli farà da scendiletto.