Dopo aver ripercorso la storia di Turano con la maglia dell’Udc, sottolineando il suo ritorno in pompa magna solo alla vigilia delle Regionali del 2017 (“Ci saremmo aspettati una grande crescita del partito e invece si è assistito alla fuga di tanti deputati, Cateno De Luca, La Rocca Ruvolo, Lo Giudice, Figuccia, per incompatibilità anche nei confronti dello stesso Turano, che non ha mai condiviso col partito le linee di governo a lui assegnate”), la Bonafede sputa altro veleno: “Ha deciso di transitare dopo può assicurarsi un posto, ha pensato al suo egoismo personale, che non è politico, perché in questo partito ha avuto molto di più altri e quindi sarà giudicato per questo da tutti gli elettori”. E infine svela l’accordo con la Lega, che presupporrebbe anche un collegio al Senato: “Ha una posizione sicura in un consenso plurinominale al Senato e porta in dote il collegio di Trapani – sentenzia Bonafede -. In questi anni, al posto di coltivare un partito nobile, peraltro avendo la possibilità di essere il Centro, ha coltivato il suo egoismo personale e forse neanche quello politico”. In effetti Turano è candidato nel collegio plurinominale della Sicilia occidentale, al Senato, alle spalle di Giulia Bongiorno (ri-protetta anche altrove).