All’ultimo chilometro della Finanziaria regionale volano parole grosse fra la capogruppo dell’Udc, Eleonora Lo Curto, e il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Micciché. Tutta colpa di un emendamento all’articolo 20, in cui Lo Curto chiede di destinare 100 mila euro al museo multimediale Baglio Tumbarello-Grignani di Marsala (la deputata è stata eletta nel Trapanese). Miccichè, dopo le proteste del grillino Pasqua, decide di cassarlo: “Gioia mia, non potete presentare solo marchette…”. Così la Lo Curto si presenta sul pulpito e rincara la dose: “Tutti i deputati hanno sparlato e sproloquiato di turismo e oggi si accusa l’onorevole Lo Curto di aver presentato una marchetta? Ma qualcuno ha mai pensato ai bambini in questa benedetta assemblea? Qualcuno si è posto il problema di dove devono andare? Io marchette non ne ho mai fatte né concepite. Mi vergogno di essere parte di questa Assemblea e soprattutto mi vergogno del fatto che lei, presidente, non abbia compreso il significato di questo emendamento. Non ho un voto in quel museo. Mi sento offesa e insultata”. Ma la reazione di Micciché non s’è fatta attendere: “Non le permetto di dire che io sono contro il museo e contro i bambini. Da questo momento non parla più nessuno. Mi sono rotto le palle di questa Finanziaria”.