“Io penso che questo mese di maggio debba servire a monitorare la situazione, speriamo di arrivare a contagio zero. Penso che la blindatura debba restare per tutto il mese di maggio, anche se alcuni accessi sono consentiti per ragioni particolari. Non è una chiusura ermetica”. Lo dice il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a Omnibus su La 7. “Dopo maggio se il dato epidemiologico lo consentirà – aggiunge – gradualmente apriremo perché abbiamo bisogno di riprendere i contatti con il mondo, ma attraverso un sistema di prudenza che è un dato assolutamente contingente e non si può prevedere perché un contagiato può contagiare 100 persone andando in giro per la Sicilia. Se il dato epidemiologico ce lo consentirà apriremo anche ai turisti delle altre regioni italiane. Tutto è legato ad un dato non determinato dal governo regionale, ma – osserva – dalla diffusione del contagio e dalle linee guida che Roma ci deve dare ed entro cui ogni governatore si muoverà sulla base delle esigenze del territorio”.

Dipasquale (PD): “Assurdo vietare il ritorno a casa dei siciliani”
“Assurda la decisione di Musumeci di non consentire il ritorno in Sicilia a chi ne ha diritto”. Lo ha dichiarato l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, intervenendo all’Assemblea Regionale Siciliana dove si sta esaminando la legge di stabilità finanziaria della Regione. “Musumeci in questo modo lede un diritto costituzionale, dia invece la possibilità di far rientrare studenti e lavoratori nell’Isola – ha proseguito Dipasquale – lo si faccia rispettando certamente ogni precauzione in linea con le direttive sanitarie, ma li si lasci tornare a casa. Se il Governo regionale dovesse continuare su questa linea – ha concluso – mi riservo di presentare ricorsi nelle sedi opportune”.

L’ordinanza in vigore dal 4 maggio
L’inizio della Fase due, in Sicilia, è sancito dall’ordinanza in vigore dal 4 al 17 maggio, che si muove all’interno delle linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”. A cominciare dal permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione. Disco verde anche per l’asporto ai ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze. Si può accedere al cimitero e acquistare fiori e piante.

Un’attenzione, nell’ordinanza, anche verso gli animali da affezione per i quali sarà consentita la toilettatura. Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Rimangono congelate le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio. In quella stessa data il governatore Musumeci spera anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe ai parrucchieri per uomo e per donna. Restano invariate le disposizioni relative all’obbligo di quarantena.

“L’ordinanza che impone l’obbligo di quarantena a chi arriva da fuori — aveva anticipato l’assessore Razza — sarà prorogata oltre lunedì. Al termine dell’autoisolamento ci sarà anche il tampone”. Fanno eccezione i lavoratori edili: quelli che arrivano da fuori regione per i cantieri che sono già ripartiti o che ripartiranno nei prossimi giorni dovranno solo farsi controllare dall’Asp. La teoria delle aperture differenziate, su cui la Calabria ha fatto una forzatura, potrebbe slittare al 18 maggio, così come consigliato dal ministro Francesco Boccia.