In difesa di Schifani interviene Giorgio Mulè, candidato di Forza Italia nel collegio plurinominale di Palermo per la Camera dei Deputati: “Lezioni di etica da Giuseppe Conte, professore emerito di giustizialismo, non ne accettiamo. Soprattutto perché dimostrano un totale analfabetismo della storia di questo Paese. Ricordiamo all’ex presidente del Consiglio, lo stesso che nel giorno dell’insediamento neanche sapeva il nome di Piersanti Mattarella, che a Silvio Berlusconi e al decisivo contributo di Renato Schifani si devono le attuali leggi che hanno prorogato di tre anni il 41bis, cioè il carcere duro per i mafiosi, inasprendo il sequestro di beni, anche nei confronti dei boss deceduti, e varato l’inversione dell’onere della prova per i provvedimenti restrittivi. Conte tutto può fare tranne che pontificare sull’antimafia visto che proprio il suo governo ha fatto la gioia di centinaia tra mafiosi e malviventi messi in libertà durante il Covid”.