La titolare voleva cavarsela offrendogli un amaro. Lo so, è una cosa stupida, ma mi metto nei panni di quella donna a cui il suo cameriere ha appena tirato un brutto tiro scrivendo al computer la parola frocio sullo scontrino che ha poi presentato a una coppia gay che aveva finito di cenare al ristorante, gesto di drammatica stupidità. Di più: di ignoranza abissale, di quelle che quando te ne rendi conto dovresti desiderare, ammesso che il tuo unico neurone si attivi, che la terra si apra e ti inghiotta.

E dunque la titolare, quando s’è resa conto, voleva scusarsi offrendo alla coppia giustamente offesa un amaro. Stupido anche questo, almeno a vederla con gli occhi di chi è avvezzo a giudicare in poltrona, senza sapere cosa significhi prendere decisioni in tempo reale, mettere pezze, capire in un secondo qual è la scelta giusta, quali parole usare, quali provvedimenti adottare.

Un locale pubblico è un’arena, ci illudiamo che dentro non ci siano i leoni, però ci sono. Ci sono leoni in ogni parte, i più pericolosi se ne stanno nascosti e acquattati, pronti a farti lo sgambetto quando meno te lo aspetti, magari mentre io sono qui a scrivere queste cose e ho l’illusione che giù al bar tutto proceda secondo regolamento.
L’abilità che un commerciante deve augurarsi di sviluppare nel corso della vita è soprattutto – a parte far quadrare i conti – quella di trovare sempre la zeppa giusta per turare una falla improvvisa, assieme all’intuizione e alla prontezza di scegliere bene le parole e i gesti. A volte io di riesco, altre volte temo di no.

Non gettate la croce addosso alla povera titolare che voleva scusarsi con l’amaro per l’enorme stupidità del suo cameriere. Lo ha licenziato, cos’altro dovrebbe fare per meritare la comprensione di chi vorrebbe addirittura la revoca della licenza? La revoca della licenza per responsabilità oggettiva, come se ognuno di noi avesse il dovere di accollarsi l’idiozia del prossimo. Solidarietà alla titolare che non ha saputo trovare le parole giuste per scusarsi. Non è un crimine, chi ha un locale lo sa, gli altri no.