“I crediti sfiorano ormai i 5 milioni di euro”. A rivelarlo è Nuccio Di Paola, che aveva sollevato il caso dei mancati pagamenti di luce e affitti, da parte della Regione nei confronti di Sicilia Digitale, già durante un intervento all’Ars. Il deputato dei Cinque Stelle, da sempre molto attento agli affari “immobiliari” del governo Musumeci, spiega che “Sicilia Digitale è ormai con l’acqua alla gola e rischia di non poter pagare gli stipendi”. E che “Armao è a conoscenza, essendo in copia in tutto il carteggio, ma nessuno finora ha mosso un dito per risolvere una situazione che rischia di creare la paralisi in Sicilia per tutti i sistemi, compresi ospedali, università e stipendi”. Nell’ultime relazione relativa al rendiconto 2018, Armao aveva annunciato un abbattimento della spesa per canoni di locazione pari a 1,6 milioni di euro, ma i Cinque Stelle si muovono in un’altra direzione: “Stiamo preparando un esposto alla Corte dei Conti – spiega Di Paola a “La Sicilia” – considerato che i ritardi nei pagamenti stanno gonfiando le cifre e di conseguenza il danno all’erario. Non vorrei che dietro il progetto di affossare Sicilia Digitale ci fosse lo stesso asse politico che ha partorito l’idea di affidare alla Liguria la digitalizzazione dei servizi sanitari”.