Il modulo è sempre quello: il contenzioso. Lo chiameremo “modulo Bigotti” in omaggio a Ezio Bigotti, l’avventuriero piemontese venuto in Sicilia per un censimento dei beni immobiliari della Regione. Il censimento non si fece perché un assessore della giunta Lombardo – che, manco a dirlo, era stato suo consulente – bloccò il contratto. Bigotti sollevò un contenzioso e da quel momento, tra vertenze e arbitrati, la Regione cominciò a versargli, a titolo di risarcimento, oltre cento milioni, finiti tutti in un paradiso fiscale. Il gioco sui termovalorizzatori programmati da Cuffaro e cancellati da Lombardo è stato probabilmente più grande e più complesso. Ha fatto bene il presidente Schifani a chiedere il fascicolo per capire chi sono stati i protagonisti, i pupari e i beneficiari. Pier Carmelo Russo, con la parcella di 3,5 milioni, è solo la punta di un iceberg.