Nei laboratori di analisi e negli ambulatori convenzionati c’era, fino a ieri sera, tristezza e malinconia: per quattro giorni medici e infermieri avevano chiesto alla Regione di onorare la sanità privata e avevano ricevuto solo calci in faccia. Ma stamattina è esplosa all’improvviso una incontenibile allegria. Ballavano tutti sotto la pioggia. Scene di giubilo anche negli ospedali. Feste e soave delirio persino tra i precari del Covid, mazziati dall’assessore Volo; persino tra gli eroi del pronto soccorso, luogo tradizionale dello sfascio, dell’insicurezza, della disperazione. E noi qui a chiederci il perché di tanta gioia e di tanta contentezza. Poi, alla controra, la folgorazione: i giornali avevano appena diffuso i dati di un sondaggio che assegnava al presidente Schifani un consenso bulgaro, una fiducia illimitata e altre amenità. Per questo ridevano tutti.