Quando gli è capitata l’occasione di incoronarsi eroe della legalità e della trasparenza il nostro amatissimo Balilla – croce e delizia di Giorgia Meloni – è stato veloce, furbo e intraprendente. Ma quando, per dovere istituzionale, avrebbe dovuto vigilare sui conti e sulla corretta gestione dell’Orchestra sinfonica siciliana l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, è stato a dir poco distratto. Ha affidato la Sinfonica a un suo fidatissimo commissario, Nicola Tarantino, e da quel momento ha lasciato liberamente transitare ogni scandalo e ogni forzatura. L’orchestra era già terra di nessuno, aperta a tutte le incursioni della politica. Il Balilla, con i suoi giochi di potere, ha fatto sì che diventasse un’impalcatura ricca di debiti e povera di prestigio. Un carrozzone musicale per il quale, purtroppo, non si intravede altro rimedio se non la chiusura.