Dev’essere proprio una vocazione catanese, una di quelle passioni impastate di lava e di miele, come le colate che dal cratere dell’Etna scivolano lente e infuocate verso la valle del Bove. Ricordate Raffaele Lombardo, l’uomo che masticava clientele e risme di carta? La sua fissazione era l’autonomia della Sicilia. E su quella fissazione ci ricamò un partito e una stagione di potere a Palazzo d’Orleans. Ora la scopre Nello Musumeci, suo vicino di casa e suo successore, che sogna di fare un movimento suddista da offrire ai nordisti di Matteo Salvini. E’ un’autonomia ortopedica quella immaginata da Musumeci per assicurarsi uno strapuntino alla mensa del truce Conquistador: “Sarà la terza gamba della Lega”, ha detto ieri il Governatore davanti al suo popolo. E così inseguendo vecchie e nuove sudditanze la Sicilia precipita verso il fondo senza mai toccare il fondo.