Ci sono ottime speranze, a sentire il vice-ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, che il Cipe approvi prima di Natale il progetto per la realizzazione della Ragusa-Catania, un’infrastruttura che ormai da vent’anni attende il “raddoppio”. Si è tenuto ieri, a Ragusa, un tavolo coi sindaci delle due città, l’assessore regionale Marco Falcone e i massimi rappresentanti di Anas. Cancelleri, che già in passato aveva annunciato che l’opera sarebbe stata realizzata con fondi pubblici, ha annunciato l’acquisto del progetto da parte di Anas, che pagherà alla Sarc del Gruppo Bonsignore (fin qui concessionaria) qualcosa come 40 milioni di euro. Ma a questo punto il nodo maggiore è quello legato ai fondi: per realizzare l’opera servono circa 850 milioni di euro, di cui una minima parte già disponibili: 367. “Gli altri 533 – come ha spiegato il sindaco di Ragusa Peppe Cassì – Cancelleri conta di recuperarli tramite la rimodulazione di fondi regionali al momento stanziati su altre opere: “un’anticipazione”, ha sostenuto, che sarà rifinanziata dallo Stato alla Regione nel 2020. L’assessore Falcone ha chiesto però che questo rifinanziamento venga garantito per legge, sin dalla prossima finanziaria”. Questo mezzo miliardo, in pratica, sarà stornato momentaneamente ad altre opere non ancora cantierabili, e verrà rimpinguato l’anno successivo.

Il vice-ministro ai Trasporti, che ha ottenuto l’ok del governo nazionale, ha annunciato il nuovo iter: il 27 novembre riunione del Dipe; tra l’8 e il 9 dicembre il Pre-Cipe ed entro Natale la approvazione del Cipe. “Secondo l’AD di Anas, ing.Simonini – ha proseguito il sindaco Cassì, illustrando la situazione – l’iter procedurale necessario per l’apertura dei cantieri richiederà circa 2 anni e mezzo. Al vaglio anche l’ipotesi che degli 8 lotti previsti alcuni lavori vengano avviati prima di altri. In piedi anche l’ipotesi di inserire l’opera nello Sblocca Cantieri e di affidare i passaggi burocratici ad un Commissario con snellimento dell’iter e riduzione dei tempi di qualche mese.

La realizzazione dell’opera a carico dello Stato scongiura il pagamento di un pedaggio, che col vecchio progetto della Sarc, invece, avrebbe gravato sulle tasche dei cittadini. “La Ragusana è purtroppo l’esempio di quando le opere infrastrutturali si raccontano e annunciano per anni, senza però concretamente farle – ha detto Cancelleri al termine del tavolo tecnico di Ragusa – Mi rendo conto che stiamo parlando di quest’arteria stradale fondamentale da più di 40 anni e ancora non si è mossa una sola pietra. Adesso però siamo davvero vicini: il mio primo obiettivo è portare a termine la fase di assegnazione delle somme per la realizzazione della Ragusa-Catania attraverso la delibera Cipe. Anas comprerà il progetto, evitando così di vanificare il lavoro fatto fino a questo momento, rendendo l’opera completamente pubblica, e quindi senza pedaggio, permettendo così di inserirla tra le opere strategiche e nello sblocca cantieri. Tutto ciò voglio farlo entro la fine di questo anno. Nel prossimo incontro spero di poter portare la delibera Cipe approvata per poter festeggiare finalmente una vittoria di tutto il territorio”.