Nel corso di una conferenza stampa convocata per addossare tutte le colpe del disastro finanziario al Pd e ai governi di Crocetta, il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ha confessato di non avere più né soldi né una maggioranza. Ha ammesso pubblicamente la propria incapacità a governare. “Allora dimettiti”, gli ha replicato il capogruppo del Pd, Lupo. Ma Musumeci non si dimetterà. Grazie al gioco delle tre carte messo in piedi dal suo bullo di fiducia ha trovato l’alibi per giustificare la propria inesistenza e per continuare a gestire la Regione come se fosse una provincia del Grande Impero Catanese. Un esempio: da cinque mesi avrebbe dovuto sostituire Sebastiano Tusa all’assessorato dei Beni Culturali; un gesto per il quale non servono né soldi né una maggioranza. Ma non lo ha fatto. Lo farà solo quando avrà trovato il catanese giusto a cui affidarlo.