Dicevamo ieri che nel bordello si fanno marchette, ma qualcuno ha preso la cosa troppo alla lettera. L’amico Paolo Mieli in un editoriale fin troppo autorevole è uscito dalla clandestinità e ha deciso che questa svolta in atto (forse, se vince il “no” su Rousseau ritiro l’articolo, c’è accordo con Cerasa) è un capolavoro di Nicola Zingaretti. Avete letto bene: un capolavoro di Zingaretti. Ora io non ho nulla contro il segretario del Pd e me ne fotto della logica… L’articolo completo su ilfoglio.it