Giuseppe Conte non vuole passare alla storia del Movimento 5 Stelle, e probabilmente neanche gli viene permesso, come colui che ha cacciato Luigi Di Maio. Se poi il livello dello scontro si alzerà a tal punto che sarà il ministro degli Esteri a lasciare nessuno lo esclude. Anzi, tanti parlamentari contiani e anche chi ha parlato con il presidente M5s in queste ore riferiscono che la strategia sia proprio questa: “Luigi? Se vuole se ne va via lui”. Ma si fa di tutto per accompagnarlo alla porta. E se tutti ricorderanno il proverbiale “Che fai, mi cacci?” di Gianfranco Fini rivolto a Silvio Berlusconi sulle macerie del Pdl, oggi lo si potrebbe rivisitare in una quasi implorazione di Conte a Di Maio: “Che fai, ti cacci?”. Continua sull’Huffington Post