Al duro attacco di Michele Giarrusso (non è il primo indirizzato al presidente della Commissione) Claudio Fava ha scelto di non replicare, tirandosi fuori dalla polemica. Al suo posto lo hanno fatto sette componenti dell’Antimafia che definiscono quelle di Giarrusso “fastidiose insinuazioni”. Giorgio Assenza, Rosanna Cannata, Nicola D’Agostino, Gaetano Galvagno, Margherita La Rocca Ruvolo, Luisa Lantieri e Giuseppe Zitelli danno “massima solidarietà a Fava e al lavoro collegiale della commissione” e parlano di affermazioni “ridicole”: “Tuttavia capiamo la difesa d’ufficio ed il riferimento al caso Antoci, inchiesta che è punto di orgoglio di una Commissione che con i casi Montante e per l’appunto Antoci ha evidenziato ambiguità e criticità di un sistema di relazioni che ha negativamente condizionato una fase politica della Sicilia. Evidentemente Giarrusso difende questo stesso sistema, ma è un problema suo”. Relativamente al caso Antoci, a seguito di lunghe audizioni, la commissione non confermò la pista dell’attentato, spiegando che fra le tre ipotesi in campo (tra cui la messinscena) quella era la meno plausibile.