Ma ve lo ricordate Pippo Gianni? Il deputato di Priolo Gargallo che nel 2005 quando la Prestigiacomo, allora ministro delle pari opportunità, propose le quote rosa pronunciò in transatlantico la sua frase più celebre, ovvero: “le donne non ci devono scassare la minchia”? Ve lo ricordate Ruggero Razza che con la Stefy mancava se si prendessero a legnate sulla questione di realizzare a Siracusa un ospedale di II livello (che la deputata voleva e che l’assessore con vivo e vibrante disprezzo riteneva impraticabile e anche un po’ volgare)?

E il sindaco di Siracusa Francesco Italia ve lo siete scordato? Quello che ai tempi del giudizio del Tar sulle irregolarità nelle amministrative (per il 28 è prevista la sentenza d’appello del CGA) vituperò senza se e senza ma la medesima Prestigiacomo rea di aver adombrato l’idea di brogli (eventualità sulla quale indaga la Procura della Repubblica), per tacer lo scambio di contumelie sulla nuova governance dell’Area Marina Protetta del Plemmirio?

E i grillini? Quelli che hanno fatto l’en plein di deputati e senatori alle ultime politiche non riuscendo a licenziare solo la Prestigiacomo, simulacro di tutto il vecchio e il peggio? Insomma la parlamentare di Forza Italia ha il suo carattere ma anche aspri antagonisti e le polemiche sono frequenti, i toni accessi anche.

Ma. Ma da qualche giorno Stefania è diventata “Santa Stefania”. Pippo Gianni e Ruggero Razza si profondono in elogi per fortuna scritti, che se fossero in diretta tv si vedrebbe il naso che cresce peggio di Pinocchio. Il sindaco Italia non ha potuto far a meno di elogiarla ma è riuscito nell’acrobazia retorica di fare un comunicato di apprezzamento per l’opera della Stefy di 188 parole senza citarla mai. Un grande. E pure il deputato grillino siacusano Paolo Ficara non risparmia lodi alla collega e invita all’unità di intenti.

Ma che ha fatto la Prestigiacomo, sovente a Siracusa icona di contumelie, per meritare uno tsunami di elogi che tracima da tutte le pagine dei giornali e siti locali? E’ presto detto: ha proposto e ottenuto l’inserimento nel decreto liquidità appena approvato dal Parlamento un emendamento con il quale si decide che il nuovo ospedale di Siracusa, atteso da 20 anni, sarà realizzato da un commissario straordinario in 2 anni, con procedure “fast&furious” tipo ponte di Genova.

Per l’ospedale i fondi ci sono, duecento milioni, l’area è stata individuata non senza qualche sbandata da parte di ASP e Regione (la prima area scelta era vincolatissima nella zona di rispetto del parco Archeologico), e c’è pure il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Lucio Ficarra – sotto accusa da Report, Chi l’ha visto, L’Arena di Giletti oltre che da tutta la stampa locale, dai sindacati e da buona parte della politica – che ha dichiarato più volte d’essere stato mandato a Siracusa per il nuovo ospedale, diventato un imbarazzo per la Regione, e che adesso potrà essere mandato altrove visto che per fare il nosocomio arriverà il commissario nominato da Roma.

Insomma per un bell’ospedalone nuovo e 200 milioni da spendere velocemente si può anche fare un elogio alla Stefy e ritrovare, come si dice, una forte coesione territoriale. Vabbè, qualche giorno di sorniona ipocrisia, poi di nuovo nemici come prima.