Esce dal tribunale dell’Ucciardone che è appena stato rinviato a giudizio, Matteo Salvini attacca i giudici e invoca la rimozione del coprifuoco. È così che il leader della Lega calibra le prime parole di una decisione che era nell’aria, tanto che a nulla sono bastate le 110 pagine di arringa di Giulia Bongiorno, a Palermo in veste di avvocato, per un pronunciamento che ha richiesto appena qualche minuto. Spetterà a un tribunale stabilire a partire dal prossimo 15 settembre se l’ex ministro dell’Interno ha commesso i reati di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio allorché bloccò per giorni 147 migranti a bordo della Open Arms senza autorizzare lo sbarco. Continua sull’Huffington Post