I playoff si giocano. Ma senza il Palermo. La Corte d’Appello della Federazione ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dagli avvocati del club rosanero. Ma anche il Consiglio Federale, convocato nel pomeriggio di giovedì, non si era pronunciato sull’eventuale slittamento della post-season. Adesso è tutto più chiaro: il campionato di B va avanti senza i rosanero, che avevano chiuso la stagione regolare al terzo posto ma si ritrovano fuori da tutto in virtù della decisione del Tribunale Federale di retrocederli all’ultimo posto della graduatoria – di conseguenza, alla categoria inferiore – per un illecito amministrativo contestato a Zamparini.

Il primo ricorso – un altro passerà al vaglio della medesima corte d’Appello settimana scorsa e riguarda l’illegittimità del procedimento di retrocessione in C – ha dato esito sfavorevole. La stagione della squadra di Delio Rossi finisce qui. Anche il presidente della Federcalcio Gravina, prima che arrivasse la decisione della corte d’Appello, aveva dichiarato legittima la soluzione prospettata dal Consiglio direttivo della Lega di B, che aveva dato il via ai playoff rimpiazzando i rosanero col Perugia. Sulle competenze della Figc, invece, Gravina aveva glissato: “Non c’è unanimità di consensi, ci sono pareri discordanti e rischi di ulteriori tensioni. Per quanto riguarda i playoff del campionato di Serie B, dopo la retrocessione del Palermo in Serie C, ho ribadito la legittimità della scelta della Lega di Serie B di far giocare i playoff già da domani (oggi, ndr) – ha spiegato Gravina – anche se io personalmente avrei comunque aspettato il secondo grado”.

FOSCHI: “CE LO ASPETTAVAMO”
“Diciamo che ce lo aspettavamo, non ci speravamo molto. Adesso dobbiamo guardare avanti, c’è fiducia per giorno 23 quando speriamo che la nostra serietà e il nostro lavoro venga premiato. Stiamo rileggendo la sentenza e siamo solo in attesa che qualcosa possa cambiare in secondo grado. Dispiace molto ma voglio essere fiducioso per questa nuova sentenza”. Lo ha detto Rino Foschi, direttore sportivo del Palermo, commentando la decisione della Corte d’Appello Federale.

LA DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO
“Il Palermo aveva chiesto alla Corte d’Appello la sospensione “senza indugio e con effetti immediati, dei play-off”. La Corte “ritenute sussistenti ragioni d’urgenza, fissa per la discussione del merito la seduta del 23 maggio 2019, alle ore 14.30”. Questo è quanto si legge nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito della Figc:

“Considerato che, nella fattispecie, appare inconfigurabile anche il presupposto del periculum in mora, atteso:

i) che l’inizio della disputa della fase finale del campionato (play off) non impedirebbe alla Lega di serie B – preso atto della eventuale decisione di accoglimento dell’appello della società U.S. Palermo e della conseguente necessità di assicurare effettiva ed efficace esecuzione alla stessa – di valutare, nell’ambito dell’autonomia assegnatale dall’ordinamento federale, l’annullamento delle gare play off eventualmente disputate e, quindi, ridefinire la lista delle aventi diritto a partecipare (nonché il relativo calendario) alla disputa della predetta fase finale per la individuazione della terza società del campionato di serie B titolata ad approdare nella categoria superiore;

ii) l’interesse prevalente delle altre società all’ordinario svolgimento della fase finale dei play off, come da classifica definita all’esito del giudizio di prime cure;

iii) l’interesse – anche sotto il profilo organizzativo – della stessa Lega di serie B, quale organizzatrice del campionato di categoria, che, nell’ambito della sfera di autonomia alla stessa riservata, ha legittimamente ritenuto di dare immediata esecuzione alla decisione del Tribunale Federale Nazionale, provvedendo a riscrivere la griglia dei play off ed annullando la disputa dei play out, non più necessari alla luce della riscrittura di fatto effettuata – iussu iudicis – dal Tribunale Federale Nazionale, che vede aggiungersi, quale quarta squadra, la reclamante U.S. Palermo alle ultime tre società in classifica già retrocesse per effetto dei risultati acquisiti “sul campo”.