Mentre la Bombardier vorrebbe… bombardier Palerme (l’azienda della manutenzione della rete tranviaria è in credito di 9 milioni di euro e ha fatto sapere che dal 1 gennaio sospenderà il servizio senza il quale “stop alle rotaie”) e, negli orari di punta, solerti controllori dell’Amat spingono al capolinea della Stazione Centrale – come i tonnaroti fanno con i tonni nella camera della morte – quanta più gente possibile dentro le linee 101, ridotte come le altre nella frequenza, tanto che alla prima fermata utile (via Roma, ex Palazzo delle Ferrovie) l’autista manco apre più le bussole, il Consiglio comunale discetta e litiga a Palazzo delle Aquile su come far trascorrere ai cittadini un Natale ricchi premi e cotillons. Parliamo del Natale 2019, quello che cade fra sei giorni appena. Lo fanno in queste ore, i saggi di Sala delle Lapidi, tanto si sa che ormai, per buffa ma folcloristica tradizione, i palermitani usufruiranno di nenie, zampognari, cori gospel e presepi semiviventi intorno a febbraio, quando Adeste fideles è già bell’e soppiantato – nello spirito e nell’atmosfera – dalla canzone vincitrice di Sanremo.

Il fulcro del dibattito pare però sia stato, in una di queste ultime animatissime sere, il pubblico veglione di San Silvestro: no, quello non lo puoi rimandare, a meno che non tarocchi l’orario, come l’orchestrina nel film di Fantozzi, questa volta però posticipando la mezzanotte del 31, oppure se ti allinei al Capodanno cinese. Non ci sta tanto in ballo la procedura (bando di gara o manifestazione di pubblico interesse) quanto la conduttrice della serata che figurava stranamente in più proposte e rispondeva al nome di Vanessa Gallipoli. L’artista ha però risolto da sé la querelle notiziando che non ci sarà, forse perché già impegnata a far saltare tappi di spumante altrove. Persa Gallipoli, si potrebbe optare per Jessica Alberobello, Samantha Rodi Garganico o Karin Molfetta. Puglia per Puglia…

I più preoccupati sono i consiglieri forzisti che s’allarmano per bocca del loro Fabrizio Ferrara: «Per noi – tuona – la presentatrice non è un elemento secondario». Si sa, da che mondo è mondo, che anche l’occhio vuole la sua… partner come titolava una rivista teatrale con la rimpianta Sylva Koscina quando, dimenticata dal cinema, decise di spogliarsi di qui e di là. Chi l’avrebbe mai detto ad Adham Darawsha, medico, assessore comunale alla Cultura, nato a Nazareth, che al posto del Bambinello nel presepe, si sarebbe trovato un giorno a dover piazzare starlette su un palcoscenico? Città ingrata, di basso profilo: però quinta misura, coppa C.