Sono 43 i migranti che, ieri sera, sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle (Ag), dall’hotspot di Lampedusa. Il gruppo è già in viaggio per una struttura d’accoglienza di Palermo. La Prefettura di Agrigento, provando ad alleggerire le presenze nell’hotspot, ha pianificato per la tarda mattinata il trasferimento, sempre con la motonave di linea, di altre 200 persone che una volta arrivate, in serata, a Porto Empedocle verranno caricate su dei pullman con destinazione alcuni centri d’accoglienza del Molise.

Intanto il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina (M5S), dopo l’annuncio di ieri del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha detto: “No alla nave quarantena da 1.000 posti ancorata davanti a Porto Empedocle. Venga messa al largo di Lampedusa così si evita il trasbordo con i traghetti di linea che mette in pericolo i viaggiatori e recano danno sia al turismo che agli operatori del mercato del pesce che sono costretti a ritardare l’accesso nei mercati ittici”. “Per smistamenti e trasferimenti, i migranti vengano poi diretti verso le zone dove c’è disponibilità di posti per l’accoglienza – ha aggiunto -. Vorrei sapere dei 12.000 arrivati sino ad ora in Italia quanti ne siano passati dal nostro porto e quanti negli altri porti italiani? Ci vuole una equa ripartizione degli sbarchi”.

Tre barche, rispettivamente con 106, 13 e 9 migranti a bordo, sono stati rintracciate durante la notte, a largo di Lampedusa, dalle motovedette della Guardia costiera. Le persone sono state sbarcate al molo commerciale e poi portate all’hotspot dove gli ospiti presenti sono arrivati a 872 a fronte di una capienza massima prevista per 95.

Musumeci: arrivano i militari e una nave quarantena

“Entro pochi giorni sarà garantito l’invio nelle acque della Sicilia di una capiente nave-passeggeri da riservare ai migranti e il ricorso a contingenti delle forze armate, da destinare alle aree più sensibili”. Lo ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, nel corso di un colloquio telefonico con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che oggi pomeriggio ha evidenziato la situazione sempre più grave determinata nell’Isola dai continui arrivi di migranti e dagli altrettanto continui tentativi di fuga dai centri di accoglienza ad essi dedicati.

“Al capo del Viminale – rivela il governatore – ho denunciato, ancora una volta, la insostenibile situazione nell’Isola e la preoccupazione dei sindaci e delle comunità locali la cui esasperazione rischia di creare, specie in alcune zone, tensione e allarme sociale. Ho ricevuto precise garanzie sulla presenza di navi-quarantena lungo le coste siciliane e in prossimità dell’isola di Lampedusa, oltre la presenza di contingenti militari da affiancare alle poche e stremate unità delle forze dell’ordine per evitare il ripetersi di fughe dai Centri di accoglienza. Ormai appare chiaro come in Sicilia la questione migranti sia diventata anche una questione di ordine pubblico e di salute che non può più essere sottovalutata”.

Migranti in fuga a Caltanissetta e Porto Empedocle

Sono stati rintracciati e riportati al Cara di Pian del Lago di Caltanissetta 125 migranti, sottoposti all’obbligo di quarantena, che si erano allontanati dalla struttura. Ne mancano all’appello ancora 59. Molti sono fuggiti scalzi tra le campagne. “Scriverò una nota al ministro Luciana Lamorgese – ha detto il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino – ribadendo che la struttura non è in grado di contenere queste persone, perché evidentemente non è idonea. Pretendo che non venga più nessuno a Caltanissetta e che il Cara venga svuotato da chi è in quarantena. Ringraziamo le forze dell’ordine per aver rintracciato più di 100 migranti ma rimango dell’opinione che non possano stare qui”.

A Porto Empedocle, dove nel pomeriggio di ieri si è registrata una fuga in massa dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita sulla banchina del porto, arrivano discrete notizie: quasi tutti i fuggitivi sono stati rintracciati dalle Forze dell’Ordine. Nella tensostruttura, con una capienza massima di 100 persone, c’erano 520 persone.