Viaggiare stando fermi è possibile. Se a condurci è la musica, in luoghi lontani geograficamente ma vicini al cuore e alla mente a cui si arriva oltre il semplice ascolto. Sonorità arabeggianti, spagnole, indiane e celtiche, a condurci in questo viaggio è il giovane chitarrista Nicolò Renna, palermitano che ha tracciato nella chitarra classica la bussola del suo destino. Un percorso ricco di emozioni da ventotto anni verso dimensioni sonore intime e profonde, melodie soavi e ritmi accattivanti che mettono in luce le varie sfaccettature dello strumento che mette in campo. Dopo il diploma al Conservatorio di Palermo, la laurea di secondo livello in Didattica della Musica e il master in Tecnologie Informatiche applicate alla Musica con uno stage finale al CPM di Milano, Nicolò intraprende numerose esperienze nella musica da camera, in quella classica e contemporanea oltre a dedicarsi alla composizione di musica strumentale in uno stile che coniuga lo stile classico a quello popolare. Nella sua musica la chitarra diventa uno strumento percussivo, elemento tipico del fingerstyle americano.

L’esperienza di Nicolò lo vede a fianco di importanti artisti come Peppe Servillo degli Avion Travel e Tosca, ai compositori e cantautori siciliani Ruggiero Mascellino, Maurizio Curcio, Guido Politi e Antoine Michel come turnista oltre alle numerose esperienze nei più prestigiosi teatri italiani e in orchestra da solista. Nel 2002 l’esperienza con l’Orchestra “Accademia Musicale Siciliana”, diretta dal maestro Gaetano Colajanni, per la realizzazione di due concerti del compositore J. Rodrigo in occasione del suo centenario, in cui si esibisce come solista insieme a Gerlando Prestigiacomo nel “Madrigale per duo di chitarre e orchestra” e il “Concerto Andaluso per quartetto di chitarre e orchestra” insieme al suo maestro Nicola Oteri, Gerlando Prestigiacomo e Antonino Rizzo. Nel 2003 collabora con l’orchestra “F. Ferrara” del Conservatorio di Palermo come unica chitarra in organico per la realizzazione dello spettacolo “La Buona Novella” di Fabrizio De André al teatro Massimo. Dal 2003 al 2005 fa parte dell’orchestra “F. Ferrara” diretta dal maestro e direttore d’orchestra Carmelo Caruso, per la realizzazione dell’”Opera da tre soldi” di Brecht diretta da Pietro Carriglio e prodotta dal teatro Biondo. L’opera è stata rappresentata per 100 repliche nei migliori teatri italiani come l’Eliseo di Roma, il Massimo di Palermo e il teatro Bonci di Cesena. Nel 2005 partecipa come unica chitarra in organico alla realizzazione del musical “Boccadoro The Traveller”, ideato da Massimo Sigillò Massara e curato dal regista e coreografo Fabrizio Angelini, in collaborazione con il teatro Massimo.

Per la musica contemporanea, nel 2008 Nicolò crea il progetto “RT Guitar Duo” con il chitarrista Manfredi Tumminello, tra chitarra classica e acustica alla ricerca di una connessione tra mondo classico e contemporaneo partecipando anche al festival “Galliate Master Guitar” a fianco di artisti di fama internazionale come Adam Fulara e Marcio Rangel. Nel 2010 i due incidono un disco firmato “RT” con brani editi e inediti. Nel 2010 Nicolò vola in Cina insieme all’Omniart Ensemble di Palermo per il Festival Internazionale di Macao. Nel 2015 pubblica il suo primo videoclip “Breathing”, sul canale You Tube della prestigiosa etichetta americana Candyrat Records raggiungendo le 170.000 visualizzazioni. Nicolò ha scritto la colonna sonora del docufilm “L’ultimo sorriso” dedicato a Padre Pino Puglisi, realizzato a Palermo da Sergio Quartana con la regia di Linda Ferrante. Oggi è insegnante di ruolo nell’Istituto Statale Maria Adelaide di Palermo oltre a scrivere la sua musica che promuove attraverso il web con numerose richieste da tutto il mondo.

“Musicista di ampi orizzonti e di prestigiose esperienze. Virtuoso d’ogni tecnica chitarristica con un linguaggio parecchio lussureggiante che ingloba classica, etnojazz e world music”, così lo descrive il critico musicale Gigi Razete. Il 18 aprile Nicolò si esibisce nella chiesa di San Mattia ai Crociferi a Palermo con un concerto fatto di musiche originali che rappresentano la sua sintesi artistica: 15 composizioni dove la chitarra è concepita come una piccola orchestra con l’utilizzo dello strumento come percussione, basso e parte armonica. “Anche se compongo da circa 20 anni, ogni volta che presento le mie musiche in concerto la sensazione è sempre nuova e stimolante, la curiosità di incontrare un pubblico diverso mi dà molta carica emotiva”. Il concerto del 18 aprile alle 21.15 è il primo live dove esegue esclusivamente le sue composizioni contenute in un disco in lavorazione. “Mi auguro di riuscire ad emozionare tutte le persone che vorranno condividere con me questa singolare esperienza”, conclude. Verranno eseguiti in prima assoluta “Crossroads”, “Reflections” e “Danza in Re maggiore”. Il concerto è ad ingresso libero.