Qualcuno sui giornali ha paragonato gli “Stati generali” dei Cinque Stelle ai congressi della Democrazia Cristiana o alle riunioni dei “Dorotei”, il gruppo moderato di quel partito che inizialmente era composto, tra gli altri da Moro, Colombo, Antonio Segni, Rumor – ma chi erano costoro, si chiederà Toninelli, mentre Di Battista pretenderà di sapere se sono in regola con gli scontrini -. Quei giornalisti non hanno visto i congressi democristiani e non hanno mai tentato di conoscere la storia del Paese, continuando a ripetere le frasi fatte sulla Prima repubblica, senza essere minimamente scossi nelle loro banali certezze dai “luminosi” esempi della Seconda repubblica e della sua classe dirigente. Nei congressi democristiani si confrontavano posizioni politiche, visioni diverse sui grandi problemi del Paese e si componevano posizioni di potere. La Democrazia Cristiana per cinquanta anni è stato un grande partito. Chi oggi ad essa viene paragonato semplicemente… non è.