In attesa di capire quali altri navi delle ong faranno rotta su Lampedusa (Alan Kurdi s’è rassegnata e ha virato verso Malta), il sindaco dell’isola ha chiaro il quadro della situazione. E si scontra coi dati di Matteo Salvini, che continua a parlare di una drastica riduzione degli sbarchi: “Gli sbarchi sono aumentati – evidenzia Totò Martello -. E’ diminuito il numero delle persone che sono sbarcate a Lampedusa. E’ un flusso che nel tempo ha avuto un calo. E’ una questione fisiologica. Ma il fenomeno dei migranti non finirà. Ultimamente arrivano più dalla Tunisia che dalla Libia. Gli sbarchi ci sono tutti i giorni, si fermano solo quando c’è il maltempo e quindi il mare agitato”. Essere il primo cittadino di un comune come Lampedusa non è facile: “L’immagine che si ha di Lampedusa è di un’isola invasa dai migranti ma non è questa la realtà. Ci sono gli sbarchi, è vero, ma c’è anche un sistema di accoglienza collaudato negli anni” ha spiegato Martello a Radio Cusano. Il sindaco, nei mesi scorsi, ha sfidato pubblicamente Salvini: “Per me – aggiunge adesso – non c’è nessun dispositivo che ci imponga di chiudere il porto. Se arriva un dispositivo da parte del ministro Salvini che chiude il porto ne prendiamo atto ma fino ad oggi un dispositivo del genere non c’è”.